Nel cerchio del male è un thriller di James Patterson, pubblicato, il 19 settembre 2023 in Italia, da Longanesi, il ventinovesimo capitolo della saga con protagonista Alex Cross, che in questa nuova indagine è alle prese con uno spietato assassino che cerca di rovesciare l’ordine mondiale.
“Ricordi questo momento. Adesso la sua anima è definitivamente dannata. Brucerà tra le fiamme dell’inferno, Cross!”
Trama del libro “Nel cerchio del male”
È un freddo pomeriggio e nevica quando il detective Alex Cross e il collega John Sampson varcano la soglia di un carcere di massima sicurezza della Virginia. Sulla sedia elettrica c’è Mikey Edgerton, un assassino che strangolava le vittime con delle cravatte di alta moda. L’uomo rivendica con disperazione la propria innocenza, ma il verdetto è inesorabile, ed è con la vita che salderà il suo debito con la giustizia.
Uno dei casi più complicati di Cross sembra essersi così concluso, ma poco dopo i due investigatori vengono chiamati sulla scena di un crimine che rimette tutto in discussione: sulla poltrona di un appartamento a Washington è accasciato il cadavere di una donna. Strangolata. Con lo stesso tipo di cravatta usata dal killer che hanno visto morire con i loro occhi.
“Non me ne andrò come un bimbo che si addormenta felice e beato. Voglio che Cross e Sampson e tutti quelli che li hanno aiutati a incastrarmi vedano il mio corpo che sussulta sulla sedia, il fumo che mi esce dalla testa e le ustioni provocate dalla scarica da duemila volt con cui stanno per mettere fine alla mia vita, la vita di un povero innocente.”
Ma un particolare si impone all’attenzione di Cross: sul grembo della donna c’è un foglietto con un inquietante messaggio proprio per lui, firmato semplicemente con una “M”: “Hai fatto un grosso pasticcio, dottor Cross”.
Il dubbio che sia stata condannata la persona sbagliata cresce, mentre la famiglia del detenuto giustiziato lancia una feroce campagna contro Cross, le sue capacità di detective vengono messe in discussione.
Nel frattempo non accenna a spezzarsi la catena di omicidi, tutti contrassegnati da dettagli che evocano vecchi casi ormai archiviati. Dettagli dolorosamente familiari e segreti della famiglia Cross, che chiariscono soltanto una cosa: M, chiunque sia, ha in mente di colpire Alex Cross, progettando di distruggere molto più della semplice reputazione, puntando a ciò che ha di più caro…
Chi è Alex Cross?
Alex Cross è uno psicologo che vive e lavora nel quadrante sud-est di Washington, DC. Inizialmente, ha lavorato nell’unità omicidi del Dipartimento di Polizia Metropolitano del Distretto di Columbia (MPD), ma in seguito ha raggiunto il rango di Agente Senior all’interno del Federal Bureau of Investigation (FBI). Dopo la sua esperienza con l’FBI, ha fatto ritorno alla pratica privata della psicologia, continuando comunque a collaborare con l’MPD e l’FBI quando necessario, e successivamente si è unito all’MPD come consulente speciale della Major Case Squad. È noto per essere un profiler straordinario, in grado di penetrare la psiche dei criminali.
Alex è appassionato di musica e ha una passione per il pugilato, dimostrando una determinazione senza paura quando è necessario intervenire fisicamente. La sua famiglia è composta dai figli Damon, che frequenta la scuola nel Massachusetts, e Janelle, entrambi nati dalla sua prima moglie Maria, tragicamente deceduta in un conflitto a fuoco. Nana Mama, sua nonna, si prende cura della casa e offre preziosi consigli. Inoltre, ha un altro figlio di nome Alex ‘Ali’ Jr., nato da una relazione con la compagna Christine Jonson (Patterson ha dedicato una serie al personaggio di Ali Cross).
La sua seconda moglie, Brianna, soprannominata Bree, è una collega di lavoro. Nella sua vita c’è anche Ava, una giovane problematica che la famiglia Cross ha accolto con affetto. Nel suo cerchio di amici, è noto come “l’Ammazzadraghi“, e uno dei suoi più stretti collaboratori e amici è John Sampson, soprannominato “La montagna umana“.
Nel corso dei romanzi, Alex Cross si trova spesso coinvolto in casi estremamente pericolosi e intricati. Affronta minacce mortali e situazioni ad alto rischio mentre cerca di risolvere i crimini. n tratto distintivo del personaggio di Alex Cross è la sua memoria fotografica. Ha la capacità di ricordare dettagli minuziosi di ciò che vede e sente, il che lo aiuta a risolvere i casi.
Alex Cross rappresenta un eroe impegnato a combattere il crimine e a cercare la giustizia, mentre deve affrontare le sfide personali e professionali. La serie di romanzi è molto popolare ed è stata adattata per il cinema, con l’attore Morgan Freeman che ha interpretato il ruolo di Alex Cross in alcuni film basati sui libri.
Incipit del libro “Nel cerchio del male”
1
Era un orribile pomeriggio di metà marzo, nevicava leggermente e faceva freddo. Io e John Sampson partimmo di corsa verso l’ingresso principale del Greensville Correctional Center, un carcere di massima sicurezza a pianta esagonale in mezzo alla campagna della Virginia.
Ci infilammo nel gabbiotto del corpo di guardia, mostrammo distintivi e documenti e consegnammo l’arma d’ordinanza. Il cancello si aprì e varcammo la soglia.
Avendo lavorato come investigatore nella squadra Omicidi della Metropolitan Police di Washington e come profiler nell’FBI, ero stato in moltissime strutture carcerarie, ma ogni volta il rumore dei cancelli di ferro che si chiudevano alle mie spalle mi faceva venire la pelle d’oca. Ne superammo sette, seguendo il direttore del carcere, Adrian Yates, e alcuni giornalisti arrivati prima di noi.
Una di loro, Juanita Flake, chiese: «È vero che ha scelto lui?»
Il direttore del carcere non le rispose.
«Può…»
Yates si voltò di scatto e le lanciò un’occhiataccia. Stava per perdere la pazienza. «Non voglio rilasciare dichiarazioni, signora Flake. Personalmente, sono contrario. Ma fa parte del mio lavoro. Se ha qualcosa da ridire, chiami il governatore.»
Yates, che era stato pesantemente criticato dai media, aprì un altro cancello. Ci toccò varcarne altri tre prima di arrivare al piccolo anfiteatro, che aveva una trentina di posti a sedere.
Venti erano già occupati. Sebbene fossero passati anni dall’ultima volta che li avevo visti, riconobbi la maggior parte dei presenti. Anche loro ci riconobbero. Alcuni ci salutarono con un cenno del capo e un sorriso incerto.
Cinque persone sedute vicine ci fulminarono con lo sguardo e incominciarono a parlare sottovoce. Erano tre uomini e due donne, i più eleganti di tutta la stanza.
Gli uomini, due fratelli di mezz’età e il padre, erano in giacca, cravatta e panciotto, e le signore, una sui sessanta e l’altra fra i venti e i trenta, avevano tailleur Chanel antracite, acconciature perfette e gioielli vistosi.
Sampson scelse due posti davanti al lungo vetro rettangolare, oscurato per metà da una tenda.
Mi stavo chiedendo se avessi fatto bene ad andare. Ero lì per delle buone ragioni, ovviamente, ma non riuscivo a togliermi i dubbi dalla testa.
«Lo avete incastrato» disse una voce femminile.
Alzai gli occhi e vidi che a parlare era stata la signora sui sessanta, una donnina minuta con i capelli tinti biondo cenere e la faccia semiparalizzata a causa dei ripetuti interventi di chirurgia estetica.
«Signora Edgerton» dissi stancamente. «Questa linea difensiva non ha salvato suo figlio né al processo né agli appelli.»
«Appello» mi corresse Margaret Edgerton. «Uno solo. In questo Stato primitivo che non vede l’ora di mandare a morte i condannati, la possibilità di appello è una soltanto.»
«La Corte Suprema della Virginia ha confermato la condanna in primo e secondo grado, signora Edgerton.»
La donna tremava per la rabbia. «Non ho idea di come abbia fatto, dottor Cross, ma lei lo ha incastrato, io lo so. E spero che per il resto dei suoi giorni lei viva con il rimorso di aver portato dall’altra parte di quel vetro un povero ragazzo innocente.»
«Mi dispiace, ma non è mia responsabilità. Si è messo lui in condizioni di finire lì dietro, tanti anni fa» ribattei.
«È innocente.»
Il direttore del carcere annunciò: «Cominciamo».
«Mio figlio è innocente!» gridò la signora Edgerton. «Non potete fare questo!»
«È la legge» dichiarò Yates. «Se preferisce non presenziare, capisco benissimo.»
E uscì.
La signora Edgerton mi scoccò un’occhiataccia. «Ricordi questo momento. Adesso la sua anima è definitivamente dannata. Brucerà tra le fiamme dell’inferno, Cross!»
Raggiunse il marito e scoppiò in lacrime fra le sue braccia.
Sono pochi gli Stati che permettono al condannato di scegliere la modalità di esecuzione. In Virginia, la scelta è fra l’iniezione letale e la sedia elettrica. La tenda si aprì del tutto e al di là del vetro apparve non un lettino, bensì una pesante sedia di legno con grosse cinghie per braccia, gambe e torace.
Entrarono due guardie carcerarie, seguite dal direttore che assistette all’apertura dell’altra porta del locale.
Comparve un uomo sui quarant’anni, alto e dinoccolato, con la testa rasata. Sembrava sotto l’effetto di qualche sedativo. Non guardò la sedia elettrica, ma noi dall’altra parte del vetro.