Sabato 16 settembre, al teatro La Fenice di Venezia, una giuria composta da 300 lettori anonimi ha decretato il vincitore del Premio Campiello 2023, 61esima edizione, premio letterario istituito nel 1962 per volontà degli Industriali del Veneto, che viene assegnato a opere di narrativa italiana.
La serata finale, condotta da Francesca Fialdini, accompagnata da Lodo Guenzi, è stata trasmessa in diretta televisiva su Rai 5 e in streaming dalla piattaforma di Rai Play. #PremioCampiello2023
1 | La Resistenza delle donne di Benedetta Tobagi (Einaudi) (90 voti) |
2 | La Sibilla di Silvia Ballestra (Laterza) (80 voti) |
3 | Centomilioni di Marta Cai (Einaudi) (57 voti) |
4 | Diario di un’estate marziana di Tommaso Pincio (Laterza) (46 voti) |
5 | In cerca di Pan di Filippo Tuena (nottetempo) (13 voti) |
Il vincitore del Premio Campiello 2023
La Resistenza delle donne di Benedetta Tobagi (Einaudi)
Le donne furono protagoniste della Resistenza: prestando assistenza, combattendo in prima persona, rischiando la vita. Una «metà della Storia» a lungo silenziata a cui Benedetta Tobagi ridà voce e volto, a partire dalle fotografie raccolte in decine di archivi. Ne viene fuori un inedito album di famiglia della Repubblica, in cui sono rimesse al loro posto le pagine strappate, o sminuite: le pagine che vedono protagoniste le donne.
“La Resistenza delle donne” è dedicato «A tutte le antenate»: se fosse una mappa, alla fine ci sarebbe un grosso «Voi siete qui». Insieme alle domande: E tu, ora, cosa farai? Come raccoglierai questa eredità? La storia delle donne italiane ha nella Resistenza e nell’esperienza della guerra partigiana uno dei suoi punti nodali, forse il più importante.
Benedetta Tobagi la ricostruisce facendo ricorso a tutti i suoi talenti: quello di storica, di intellettuale civile, di scrittrice. “La Resistenza delle donne” è prima di tutto un libro di storie, di traiettorie esistenziali, di tragedie, di speranze e rinascite, di vite. Da quella della «brava moglie» che decide di imbracciare le armi per affermare un’identità che vada oltre le etichette, alla ragazza che cerca (e trova) il riscatto da un’esistenza di miseria e violenza, da chi nell’aiuto ai combattenti vive una sorta di inedita maternità, a chi nella guerra cerca vendetta e chi invece si sente impegnata in una «guerra alla guerra», dalle studentesse che si imbarcano in una grande avventura (inclusa un’inedita libertà nel vivere il proprio corpo e a volte persino il sesso), alle lavoratrici per cui la lotta al fascismo è la naturale prosecuzione della lotta di classe.
Tobagi racconta queste storie facendo parlare le fotografie che ha incontrato in decine di archivi storici. Ne viene fuori quasi un album di famiglia della Repubblica, ma in cui sono rimesse al loro posto le pagine strappate, o sminuite: le pagine che vedono protagoniste le donne.
Un libro che possiede il rigore della ricostruzione storica, ma anche una straordinaria passione civile che fa muovere le vicende raccontate sullo sfondo dei problemi di oggi: qual è il ruolo delle donne, come affermare la propria identità in una società patriarcale, qual è l’intersezione tra libertà politiche, di classe e di genere, qual è il rapporto tra resistenza civile e armata, tra la scelta, o la necessità, di combattere e il desiderio di pace? ACQUISTA
Benedetta Tobagi, nata a Milano, il 24 gennaio 1977, è una giornalista, scrittrice e conduttrice radiofonica italiana. è la figlia minore del giornalista Walter Tobagi, assassinato dalla “Brigata XXVIII marzo” il 28 maggio 1980. Laureata in filosofia, Ph.D in storia presso l’Università di Bristol, continua a lavorare sulla storia dello stragismo. È stata conduttrice radiofonica per la Rai e collabora con «la Repubblica». Dal 2012 al 2015 è stata membro del consiglio di amministrazione della Rai. Si occupa di progetti didattici e formazione docenti sulla storia del terrorismo con la Rete degli archivi per non dimenticare.
“Questo libro mette al centro la resistenza della Costituzione e con essa la resistenza delle donne, è per me un onore essere stata premiata in una cinquina così potente e spero che coloro che mi hanno selezionato si siano fatti toccare dal coraggio quotidiano che racconto tra le pagine del mio libro, un coraggio che nasce dalla scelta di schierarsi dalla parte giusta. Dedico questo premio a tutte le donne che resistono, che non hanno voce e che spero possano trovarla nei libri. A tutte quelle persone che non si girano dall’altra parte e trovano una risposta alle situazioni di disperazione, accolgono e si occupano di contrastare la ferocia delle disuguaglianze.”
Il Premio Campiello Opera Prima 2023
L’ultima innocenza di Emiliano Morreale (Sellerio)
Tutti i protagonisti, in un modo o nell’altro, si accorgono che la bellezza, o la fama, non potranno riscattare né loro né il mondo. Una ragazza del New Jersey diventa quasi per caso diva del muto, passeggera del Titanic e pedina di una rete di spie in Italia. Un ebreo omosessuale arriva in Italia e si inventa una nuova vita nel secondo dopoguerra, fingendosi principe in esilio e costruendo nel nulla una nuova Cinecittà. Un regista, nella speranza di rivedere il figlio perduto, conquista suo malgrado ricchezza e successo sotto il nazismo, mentre il figlio dell’unico regista processato per crimini contro l’umanità diventa il più implacabile cacciatore di nazisti d’Europa.
Un altro figlio ancora, del capo di Cosa Nostra, mentre esplode la più sanguinosa guerra di mafia di tutti i tempi realizza film inguardabili, rischiando di rovinare il padre. Poi una ragazza sbandata nella Roma degli anni ’70, due uomini che la filmano, un ragazzo che prova a salvarla e va incontro a una fine tragica. E le assurde peripezie dei divi del porno, tra la Legione straniera e gli spiriti delle antiche divinità etrusche.
Di tutti loro non resta quasi nulla, a volte nient’altro che un nome o un’immagine confusa, eppure da questi frammenti effimeri scaturisce una voce, l’energia di un racconto, un romanzo che restituisce corpo e vita alle brillanti traiettorie di sogni che cambiano la realtà anche quando non riescono a realizzarsi.
Il Premio Campiello Giovani 2023
Il racconto “Sotto la pelle” di Elisabetta Fontana, 21 anni di Como, vince la 28ª edizione del Campiello Giovani, il concorso riservato ai giovani tra i 15 e i 22 anni.
Attraverso richiami a immagini metaforiche – una madre frena una «immensa stanchezza e arrendevolezza» nonché dipendente sonniferi; un padre perennemente assente; una sorella piccola da accudire – il racconto inscena con delicatezza l’incontro con la vita che nella quattordicenne Teresa si manifesta nel farsi donna fisicamente, e psicologicamente con una giovane figura femminile dal contraddittorio nome di Angelica.
Il Premio Fondazione Campiello 2023
Il Premio Fondazione Campiello è il Campiello alla carriera ed è stato assegnato a Corrado Stajano, un giornalista, scrittore, sceneggiatore, regista, accademico e politico italiano.
Il Premio Campiello Junior 2023
Il Premio Campiello Junior, rivolto agli autori di opere italiane di narrativa e poesia per i bambini e i ragazzi tra i 10 e i 14 anni, è stato vinto da:
Per la categoria 7-10 anni, Nicola Cinquetti con il libro “L’incredibile notte di Billy Bologna“ (Edizioni Lapis, con 59 voti su 115).
Gli altri finalisti:
Nadia Terranova con “Il cortile delle sette fate” (Guandae, 37 voti);
Carlo Marconi con “Poesie del camminar” (Edizioni Lapis, 19 voti)
Per la categoria 11-14 anni, Davide Rigiani, con il libro “Il Tullio e l’eolao più stranissimo di tutto il Canton Ticino” (Minimum Fax, con 44 su 108).
Gli altri finalisti:
Lilith Moscon con “Bestiario familiare” (Topipittori, 35 voti);
Ilaria Rigoli con “A rifare il mondo” (Bompiani, 29 voti).
In streaming la 61ª edizione del Premio Campiello su Rai Play