Il Premio Bancarella cucina è nato nel 2006 e viene consegnato, nella città di Pontremoli dalla Fondazione Città del Libro ogni anno, al miglior saggio o manuale di argomento gastronomico.
Il notaio Sara Rivieri ha spogliato le schede riportanti le preferenze espresse dai grandi elettori, librai ed esperti del panorama gastronomico nazionale decretando Pietro Catzola il vincitore assoluto del Premio Bancarella Cucina 2023, a cui è stato consegnato il San Giovanni di Dio, protettore dei Librai, una scultura di Umberto Piombino.
“Sono veramente onorato di ricevere questo premio – ha commentato Catzola con le lacrime agli occhi – Sono molto emozionato. Dedico questa vittoria ai “miei” Presidenti, Cossiga, Scalfaro, Ciampi, Napolitano e Mattarella, alla mia Sardegna ed ovviamente alla mia famiglia, che mi ha sempre supportato e seguito. Grazie a tutti”
Il vincitore del 18° Premio Bancarella Cucina
Il cuoco dei Presidenti di Pietro Catzola (Solferino, con 42 voti)
Pietro Catzola ha sedici anni quando corona il suo sogno arruolandosi nella Marina militare. Il primo incarico? Furiere e addetto ai viveri. Il futuro è scritto: sulle navi non solo Pietro diventa cuoco, ma arriva a essere scelto per cucinare nelle cene ufficiali. È il Presidente Cossiga, sardo come lui, a notarlo e a chiedergli di gettare l’ancora definitivamente per trasferirsi nelle cucine del Quirinale. Lì comincia una nuova avventura, che si svolge tra il Palazzo romano, con le sue ampie cucine, e le altre residenze presidenziali, prima fra tutte quella di Castelporziano, dove sarà Marianna Scalfaro a voler creare un orto e un frutteto. Pietro, una volta scoperti la missione e il piacere di servire i Presidenti, ne vedrà alternarsi ben quattro: dopo Cossiga arrivano Oscar Luigi Scalfaro, Carlo Azeglio Ciampi, Giorgio Napolitano e Sergio Mattarella. Ognuno con la sua first lady, ognuno con i suoi gusti, tutti impegnati in un susseguirsi serrato di pranzi e ricevimenti a cui Pietro deve farsi trovare sempre pronto, per i più svariati tipi di ospiti: da Carlo d’Inghilterra all’imperatore del Giappone, da un consesso di cardinali alla Nazionale di calcio. In questo libro, come in una Downton Abbey quirinalizia, scorgiamo in controluce, e con una intrigante panoramica da dietro le quinte, la vita politica di oltre vent’anni del nostro Paese. Ma soprattutto scopriamo la storia e le ricette di un cuoco d’eccezione, che attraverso trionfi ed errori, soddisfazioni e delusioni, è riuscito a rimanere fedele a se stesso, ai sapori e ai profumi della sua terra, alla genuinità della tradizione gastronomica italiana. Un’appassionata storia personale corredata di ricette, una vera miniera di ricordi e aneddoti, pietanze e consigli. ACQUISTA
Gli altri vincitori del Premio selezione Bancarella Cucina 2023
La Boqueria e i mercati di Barcellona di Maria Teresa Di Marco (Guido Tommasi Editore, con 27 voti)
Se è vero che ogni grande città ha il suo ventre nel mercato, per Barcellona e la Boqueria questa relazione è ancora più evidente. Poche città come la capitale catalana hanno fatto del proprio mercato e della sua cultura un simbolo, un’attrazione e il fulcro di un amore travagliato ma ancora fortissimo. La Boqueria è un universo in cui immergersi e perdersi, un luogo privilegiato (anche se oggi in pericolo) in cui è possibile trovare ogni cosa, vicina e lontana, a volte lontanissima. I gamberi di Palamos e i percebes arrivati dalla Galizia, i carciofi degli orti di Sant Boi e la frutta esotica del Centro America, le cipolle di Figueras e le patate peruviane, tutto converge qui e qui si mette in scena, non semplicemente in mostra. Ma la Boqueria, assediata dal turismo mordi e fuggi, è anche una piazza difficile, che fa fatica a mostrare la propria verità: occorre armarsi di pazienza, prendersi il tempo e inseguire le tracce di chi la vive e di chi la fa ogni giorno. Si scopriranno così mappe segrete, abitudini consolidate e la radice di una tradizione gastronomica, quella catalana, che ha tratti suoi marcatissimi nell’associazione di mar i muntanya (mare e montagna), nella cultura del sofregit e delle salse (alioli, romesco e picada). La Boqueria vista da qui si mostrerà allora come il cuore simbolico di una rete di mercati che permea la città e la nutre: ogni quartiere ha il suo mercato che non è semplicemente un luogo di approvvigionamento ma uno dei centri della vita in comune a ogni età. Prendiamo dunque la nostra cesta sotto il braccio e partiamo per un viaggio dentro la pancia e la gastronomia di Barcellona!
ACQUISTAE’ nata prima la gallina … forse di Oscar Farinetti (Slowfood, con 26 voti)
Di fronte a una crisi, che poi vuole dire semplicemente scelta, occorre decidere e prendere con risolutezza una strada, conservando però uno spazio per il dubbio affinchè, se si dovesse sbagliare, si possa tornare indietro di gran lena per intraprendere la via scartata in precedenza. E, di solito, questa forza d’animo è tipica degli ottimisti, persone in grado di prendere una decisione e di misurarsi con il tempo in modo sano. Da qui il titolo risolutivo di un dilemma per eccellenza, che non trascura però la possibilità di ricredersi (…forse). Proprio come farebbe un ottimista o un’ottimista. Ne sono esempio le 52 storie, scritte una alla settimana per tutto l’anno dall’autore e da leggersi, a seconda che le si voglia divorare oppure assaporare, in un tempo breve piuttosto che dilatato. Sono pagine che raccontano eventi e personaggi famosi da una prospettiva completamente differente, dall’ottimismo di Leonardo verso gli incompiuti che gli ricordavano l’importanza di provarci più che del farcela, alle crisi manzoniane di fronte alle stesure dei Promessi sposi, anch’esse tipiche degli ottimisti. Ai grandi personaggi si mescolano, però, figure quotidiane (contadini della Langa fenogliana, postini, galline parlanti) che ci suggeriscono come l’ottimismo possa essere una scelta di vita per tutti, in ricchezza e in povertà. Una scelta, verrebbe da dire, di felicità.
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Menu. Storie da gustare di Autori Vari, a cura di Maddalena Castegnaro Guidorizzi e Teo De Palma (Alessio Rega Les Flaneurs, con 26 voti)
In questo prezioso volume un folto gruppo di scrittori/scrittrici mette in scena l’infinita ricchezza simbolica del cibo e dei suoi riti. Piatti poveri, estrosi, surreali, esotici e raffinati si avvicendano davanti ai nostri occhi, declinati nei più vari generi letterari: il racconto autobiografico, fantasy, fantascientifico, thriller, storico, contemporaneo, la poesia e il puro divertissement, integrati dalle visioni complementari e sensibili di artisti/artiste. Il risultato di questa fertile e gioiosa cooperazione sul filo della memoria e della fantasia è un caleidoscopio di umori e amori, sentimenti e interpretazioni, che in punta di ironia o sfiorando la commozione celebrano la centralità del cibo all’interno delle nostre vite, finalmente e serenamente affratellate nelle culture, nelle etnie e nelle geografie.
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Eros e cucina di Flavio Pedrotti Moser (Reverdito, 22 voti)
Da sempre si è cercato di individuare quali siano gli alimenti, le spezie, gli ingredienti per disporre il necessario al conseguimento di pietanze afrodisiache. Quando si sparge la voce che un alimento ha la nomea di essere in qualche modo coinvolto nell’avventuroso procedimento afrodisiaco, la maggior parte delle persone vorrebbe sperimentarlo. Che alcuni alimenti siano realmente afrodisiaci pare sia proprio vero o perlomeno forniscano sostanze che disinibiscono amplificando enormemente l’ars amandi… Le ricette di Eros&Cucina, sono sperimentate dall’autore, Flavio Pedrotti Móser che sin da giovanissimo allieta e intrattiene gli amici introducendoli al gusto di Gargantua e Pantagruel con il piglio da cover chef, viandante godereccio che assaggia per poi sperimentare le ricette ritenute più interessanti riproponendole a modo suo. In questo caso ha voluto proporre la cucina afrodisiaca consapevole che, se non esiste un trattato divulgativo per poterla dimostrare, tutela gli ingredienti ritenuti se non altro adeguati alla conflagrazione sensoriale. Il libro include sette tematiche ognuna delle quali contiene un menù a base di pesce, uno di carne e un altro vegetariano. Abbinati alle ricette i vini ritenuti più adeguati a gustare al meglio le pietanze tenendo conto anche dell’atmosfera che una determinata serata può suscitare, come, ad esempio, il giorno di San Valentino, festa degli innamorati per antonomasia. Al posto di un generico “buon appetito”, infine, l’autore suggerisce un invito più conveniente: “buona serata”…
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Il gelato tutto l’anno di Massimiliano Scotti (Mondadori, con 16 voti)
Chi ha detto che il gelato si può mangiare solo in primavera e in estate? Sempre più persone lo consumano in ogni periodo dell’anno e la cosa può farsi davvero interessante se si sperimentano abbinamenti fantasiosi. Avete mai provato dei tagliolini al guanciale con gelato al burro e salvia? Oppure un sorbetto al mango su carpaccio di pesce spada? E che dire di una granita di pompelmo con capesante al miele? Questi sono solo alcuni degli «esperimenti» che troverete in questo volume, nel quale Massimiliano Scotti – nominato miglior gelatiere d’Europa – ha selezionato 45 ricette da fare in casa, anche senza gelatiera. Dai grandi classici che tutti conoscono ai gusti «d’autore», fino al gelato salato e ai suoi abbinamenti, in questo libro Scotti ci invita ad avvicinarci in modo nuovo al gelato. E ci svela i suoi segreti, la sua filosofia, la continua ricerca del gusto e della sperimentazione che lo hanno portato in pochi anni a diventare un punto di riferimento mondiale nel suo settore. Un libro per chi non vuole mai rinunciare al piacere del gelato.
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