“Rosso” è una poesia che si svela come un ardente grido contro la violenza sulle donne. Attraverso il colore intenso e carico di significato, l’autrice, Monia Cannistraci, dipinge una tela di emozioni e realtà dolorose che affrontano il tema scottante delle aggressioni e degli abusi perpetrati contro le donne.
Il rosso, simbolo di amore e passione, si trasforma in un racconto sconvolgente di violenza, paura e resistenza. La poetessa cattura l’essenza di una lotta urgente e necessaria, dando voce a coloro che subiscono silenziosamente e cercano giustizia. “Rosso” è un inno poetico che invita a riflettere, a sensibilizzare e a rompere il ciclo insensato di abusi, aprendo gli occhi sulla cruda realtà vissuta da molte donne.
Rosso. Poesia contro la violenza sulle Donne
Rosso come l’ardere del cuore
Rosso è il colore dell’amore,
Quello che si trasforma in male
E che brucia come il sale
Sulla pelle appena graffiata
Su una guancia schiaffeggiata.Rossa è la femminilità
Rosso come possibilità
Quella che viene violata,
Quella che è stata negata.Rossa come la lettera scarlatta
che ha segnato un’altra sconfitta.
Rosso come l’esantema
Rosso come un anatema.Rosso come stop, fermata
Come una parola sbagliata.
Rosso come la violenza
Come un avviso di scadenza.Rossa è la paura di denunciare
Si sopporta, si continua a ingoiare.
Rosso è il velo di vergogna
Di quelle che han messo alla gogna.Rosso di paura e confusione
Rosso di insonnia e depressione.
Rosse sono le donne umiliate,
derise,avvilite, annientate.
Quelle che hanno osato lasciare
Un essere che non sa elaborare
La fine di una relazione
e non accetta la separazione.Rosso è un maschio infuriato
Manesco, gretto, frustrato
Quello che non si rassegna
Quello che domani cambia.Rossa è la possessione morbosa
Di chi prima ti regala una rosa
E poi giù come da manuale
Ti trascina in una trappola mortale.Rossa è un bocca da tappare
Rosso uno stato da occupare
Rossa è una panchina dedicata
Posto vuoto di chi è stata ammazzata.Rossa è una donna che langue
Rosso è il colore del sangue,
Rosse son le vittime anonime
Nere le loro anime.
Monia Cannistraci 17/11/23
La violenza sulle donne costituisce una delle più diffuse, persistenti e distruttive violazioni dei diritti umani, spesso taciuta a causa dell’impunità, del silenzio, della stigmatizzazione e della vergogna che la circondano. Questa forma di violenza può manifestarsi in varie modalità, quali aggressioni fisiche, violenze sessuali e psicologiche.
Secondo l’Articolo 1 della Dichiarazione sull’Eliminazione della Violenza contro le Donne, emanata dall’Assemblea Generale nel 1993, la violenza contro le donne è “ogni atto di violenza fondata sul genere che abbia come risultato, o che possa probabilmente avere come risultato, un danno o una sofferenza fisica, sessuale o psicologica per le donne, incluse le minacce di tali atti, la coercizione o la privazione arbitraria della libertà, che avvenga nella vita pubblica o privata”.