Buona settimana a tutti con la classifica dei libri più venduti che si presenta con due nuove entrate e due rientri.
“Quel che si scrive con fatica, si legge con facilità.”
(Vladimir Nabokov)
Classifica dei libri – 29 Gennaio 2024
In basso trovate i libri in dettaglio e altre curiosità letterarie della settimana.
Podio della classifica dei libri di narrativa italiana
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Podio della classifica dei libri di narrativa straniera
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Podio della classifica dei libri di saggistica
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Podio della classifica dei libri di narrativa per ragazzi
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I NatiOggi letterari della settimana
Anton Pavlovič Čechov (29 gennaio 1860 – 15 luglio 1904), scrittore, drammaturgo e medico russo.
James Joyce (2 febbraio 1882 – 13 gennaio 1941), scrittore, poeta e drammaturgo irlandese.
Paul Auster (3 febbraio 1947), scrittore, saggista, poeta, sceneggiatore, regista, attore e produttore cinematografico statunitense, conosciuto anche con gli pseudonimi di Paul Queen e Paul Benjamin.
Jacques Prévert (4 febbraio 1900 – 11 aprile 1977), poeta e sceneggiatore francese.
Eventi letterari della settimana
Classifica dei libri più venduti della settimana in dettaglio
1. (1)
In classifica da 2 settimana. Resta in prima posizione Dare la vita di Michela Murgia.
Si può essere madri di figlie e figli che si scelgono, e che a loro volta ci hanno scelte? Si può costruire una famiglia senza vincoli di sangue? La risposta è sì. La queerness familiare è ormai una realtà, e affrontarla una necessità politica, come lo è quella di un dialogo lucido e aperto sulla gestazione per altrə, un tema che mette in crisi la presunta radice dell’essere donne. Interrogarci, discutere intorno a questa radice significa sfidare il concetto di normalità e naturalità a cui siamo abituati. Michela Murgia lo ha fatto per anni, nei suoi libri e sui social, e nelle ultime settimane di vita ha raccolto i suoi pensieri per donarci questo pamphlet densissimo e prezioso, in cui ci racconta – partendo dall’esperienza personale – un altro modello di maternità, come si possa dare la vita senza generare biologicamente, come i legami d’anima possano sommarsi ai legami di sangue. Pagine straordinarie che ci permettono di entrare nelle infinite sfaccettature degli affetti e di comprendere come aprire all’altrə non riduce ma amplifica l’amore.
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2 (2).
In classifica da 2 settimana. Resta in seconda posizione, Tutti i particolari in cronaca di Antonio Manzini.
La corsa all’alba, la colazione al bar, poi nove ore di lavoro all’archivio del tribunale, una cena piena di silenzi e la luce spenta alle dieci: Carlo Cappai è l’incarnazione della metodicità, della solitudine. Dell’ordinarietà. Nessuno sospetta che ai suoi occhi quel labirinto di scatole, schede e cartelle non sia affatto carta morta. Tutto il contrario: quei faldoni parlano, a volte gridano la loro verità inascoltata, la loro richiesta di giustizia. Sono i casi in cui, infatti, il tribunale ha fallito, e i colpevoli sono stati assolti “per non aver commesso il fatto” – in realtà per i soliti, meschini imbrogli di potere. Cappai, semplicemente, porta la Giustizia dove la Legge non è riuscita ad arrivare – sempre nell’attesa, ormai da quarant’anni, di punire una colpa che gli ha segnato la vita. Walter Andretti è invece un giornalista precipitato dallo Sport, dove si trovava benissimo, alla Cronaca, dove si trova malissimo. Quando il capo gli scarica addosso la copertura di due recenti omicidi, Andretti suo malgrado indaga, e dopo iniziali goffaggini e passi falsi comincia a intuire che in quelle morti c’è qualcosa di strano. Un legame. Forse la stessa mano… Antonio Manzini, il creatore dell’indimenticabile vicequestore Schiavone, entra nel catalogo del Giallo Mondadori con una storia serrata e sorprendente che si interroga sull’equilibrio tra legge e giustizia, e su ciò che saremmo disposti a fare pur di guarire le nostre ferite.
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3.
In classifica da 1 settimana. Entra in classifica in terza posizione Gli aghi d’oro di Michael McDowell.
Anno di Grazia 1882. New York festeggia il nuovo anno tra opulenza e miseria. Dalla sua dimora di Gramercy Park, il cinico giudice James Stallworth, affiancato dal figlio e dal genero, lancia la sua crociata: ripulire il famigerato Triangolo Nero, quartiere di bettole, bordelli, fumerie d’oppio e botteghe di ricettatori, su cui regna la feroce Black Lena Shanks col suo clan di donne versate nelle arti della crudeltà. Ma la sete di potere degli Stallworth dovrà misurarsi con la furia vendicatrice di Black Lena. Con Gli aghi d’oro, Neri Pozza prosegue con la pubblicazione dei capolavori dell’autore di culto.
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4. (4)
In classifica da 21 settimane. Ferma in quarta posizione La portalettere di Francesca Giannone, che ha vinto il Premio bancarella 2023.
Salento, giugno 1934. A Lizzanello, un paesino di poche migliaia di anime, una corriera si ferma nella piazza principale. Ne scende una coppia: lui, Carlo, è un figlio del Sud, ed è felice di essere tornato a casa; lei, Anna, sua moglie, è bella come una statua greca, ma triste e preoccupata: quale vita la attende in quella terra sconosciuta? Persino a trent’anni da quel giorno, Anna rimarrà per tutti «la forestiera», quella venuta dal Nord, quella diversa, che non va in chiesa, che dice sempre quello che pensa. E Anna, fiera e spigolosa, non si piegherà mai alle leggi non scritte che imprigionano le donne del Sud. Quella di Anna è la storia di una donna che ha voluto vivere la propria vita senza condizionamenti, ma è anche la storia della famiglia Greco e di Lizzanello, dagli anni ’30 fino agli anni ’50, passando per una guerra mondiale e per le istanze femministe. Ed è la storia di due fratelli inseparabili, destinati ad amare la stessa donna.
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5.
In classifica da 1 settimane. Entra in quinta posizione Stai zitta e altre nove frasi che non vogliamo sentire più di Michela Murgia.
Di tutte le cose che le donne possono fare nel mondo, parlare è ancora considerata la più sovversiva. Se si è donna, in Italia si muore anche di linguaggio. È una morte civile, ma non per questo fa meno male. È con le parole che ci fanno sparire dai luoghi pubblici, dalle professioni, dai dibattiti e dalle notizie, ma di parole ingiuste si muore anche nella vita quotidiana, dove il pregiudizio che passa per il linguaggio uccide la nostra possibilità di essere pienamente noi stesse. Per ogni dislivello di diritti che le donne subiscono a causa del maschilismo esiste un impianto verbale che lo sostiene e lo giustifica. Accade ogni volta che rifiutano di chiamarvi avvocata, sindaca o architetta perché altrimenti «dovremmo dire anche farmacisto». Succede quando fate un bel lavoro, ma vi chiedono prima se siete mamma. Quando siete le uniche di cui non si pronuncia mai il cognome, se non con un articolo determinativo davanti. Quando si mettono a spiegarvi qualcosa che sapete già perfettamente, quando vi dicono di calmarvi, di farvi una risata, di smetterla di spaventare gli uomini con le vostre opinioni, di sorridere piuttosto, e soprattutto di star zitta. Questo libro è uno strumento che evidenzia il legame mortificante che esiste tra le ingiustizie che viviamo e le parole che sentiamo. Ha un’ambizione: che tra dieci anni una ragazza o un ragazzo, trovandolo su una bancarella, possa pensare sorridendo che per fortuna queste frasi non le dice più nessuno.
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6. (3)
In classifica da 10 settimane. Scende in sesta posizione Tutto è qui per te di Fabio Volo.
“Domani mattina troverai un’auto sotto casa tua con un biglietto aereo per raggiungermi a Parigi. Non devi pensare a niente, ho già pensato a tutto io. Sarà un weekend indimenticabile.”
Luca è bravissimo nelle sorprese, ha il talento di rendere speciale ogni momento, anche le pause pranzo. È un uomo molto indipendente, però non gli piace stare da solo. Ha una storia importante alle spalle, finita non ha capito bene come (“quand’è che le cose belle poi diventano brutte?”). Esce con una ragazza che ha la metà dei suoi anni e un po’ se ne vergogna, ma lei è come una boccata d’aria fresca. Sua madre invece dispone di lui come se non fosse mai diventato un adulto e non perde occasione per farlo sentire sbagliato, in debito. Un giorno, per caso, incontra Lucia, la sua fidanzata di quando aveva vent’anni. Il loro era stato un amore da film, assieme avevano vissuto tutte le prime volte. Adesso lei ha una figlia e si sta separando dal marito. E se provassero a tornare al punto dove si erano fermati, vedere cosa è rimasto di quei due? Il nuovo romanzo di Fabio Volo coinvolge ed emoziona pagina dopo pagina, con scene romantiche in cui pare di volare – tra calici di vino buono e croissant caldi –, dialoghi che sembrano rubati dalla nostra vita quotidiana e riflessioni in cui ritrovarsi quando ci sentiamo un po’ persi.
“Tutto è qui per te” è un libro sulla linea d’ombra che ciascuno di noi si trova a superare alle età più differenti e inaspettate. Sulla voglia di mettersi in gioco davvero, di predisporsi ad accogliere l’amore anziché rincorrerlo ovunque. Sul valore che può avere anche la solitudine. Sul desiderio, e la possibilità, di un nuovo inizio.
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7. (8)
In classifica da 7 settimane. Sale in settima posizione, Israele e i palestinesi in poche parole di Marco Travaglio.
In principio fu la Diaspora degli ebrei, cacciati dalla loro terra dai romani dopo la distruzione di Gerusalemme nel 70 d.C. E dispersi nel mondo per 17 secoli. Poi una serie infinita di dominazioni e di persecuzioni, fino alla fine dell’Ottocento e ai primi del Novecento, quando il Sionismo teorizza e organizza il ritorno a casa. Il resto lo fa la Shoah, lo sterminio di 6 milioni di ebrei per mano del nazismo. Nel 1947 l’Onu spartisce la Palestina transgiordana (più piccola del Piemonte sommato alla Valle d’Aosta) in due Stati: uno ebraico e uno arabo-palestinese. Ma nasce solo il primo. Le classi dirigenti arabe si giocano i palestinesi, vittime dei “fratelli” oltreché dei nemici israeliani, alla roulette russa delle guerre (quattro) e del terrorismo. E perdono sia le guerre sia i territori. Israele restituisce quelli occupati all’unico Paese arabo che nel 1978 accetta di riconoscerlo e fare la pace: l’Egitto. Poi nel 1993 lo fa anche l’Olp di Arafat col premier israeliano Rabin e si riaccende la speranza, subito frustrata dall’assassinio di Rabin da parte di un ebreo fanatico. Fra alti e bassi, violenze e attentati, massacri incrociati, torti e ragioni intrecciati, si arriva al ritiro israeliano da Gaza a opera del falco Sharon. Che però un ictus mette subito fuori gioco, inaugurando la lunga e buia era Netanyahu. Questi sabota il processo di pace con sempre nuovi insediamenti ebraici in Cisgiordania, appoggia addirittura Hamas per indebolire il moderato Abu Mazen e fa passare definitivamente Israele dalla parte del torto. In questo libro alla portata di tutti, che si legge d’un fiato come un romanzo, Marco Travaglio racconta con sintesi e chiarezza, lontano dalle opposte tifoseria da curva sud, la Guerra dei Cent’Anni israelo-palestinese. E risponde a tutte le domande e a tutti i dubbi suscitati dagli ultimi bagni di sangue.
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8.
In classifica da 1 settimane. Nuova entrata in ottava posizione Naively Mine. Ingenuamente mio di A.J. Foster.
Non sempre la vita ci riserva le gioie che meriteremmo. Grace Walker ha dovuto impararlo presto. Rimasta orfana di madre, con un padre gravemente malato, la ragazza è costretta a rinunciare alla sua passione più grande: la danza. Rassegnata a sopravvivere senza vivere davvero, Grace trova lavoro come domestica nello chalet in Vermont degli Harrison, i fratelli più belli e dannati d’America. La ragazza, però, non è una semplice cameriera, ha una missione da portare a termine, se vuole assicurare a suo padre le cure migliori e garantirsi un futuro. Fare il doppio gioco, però, per un animo candido come il suo non è facile. E come se non bastasse, a scombinarle il cuore ci si mette anche l’attrazione per Aron Harrison. Oltre il sorriso irresistibile e la calcolata gentilezza con cui ha imparato a manipolare chi lo circonda, Aron nasconde una personalità tormentata. Come Grace, ha dovuto mettere da parte i suoi sogni. Nel vano tentativo di proteggerlo, la ragazza cerca di respingerlo in ogni modo, ma se resistere a un Harrison è difficile, mentirgli è impossibile. Eppure, anche se Aron e i suoi fratelli sembrano inscalfibili, hanno tutti un punto debole: l’amore.
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9. (5)
In classifica da 17 settimane. Scende in nona posizione, Quando eravamo i padroni del mondo. Roma: l’impero infinito di Aldo Cazzullo.
L’Impero romano non è mai caduto. Tutti gli imperi della storia si sono presentati come eredi degli antichi romani: l’Impero romano d’Oriente; il Sacro Romano Impero di Carlo Magno; Mosca, la terza Roma. E poi l’Impero napoleonico e quello britannico. I regimi fascista e nazista. L’impero americano e quello virtuale di Mark Zuckerberg, grande ammiratore di Augusto: il primo uomo a guidare una comunità multietnica di persone che non si conoscevano tra loro ma condividevano lingua, immagini, divinità, cultura. Roma vive. In tutto il mondo le parole della politica vengono dal latino: popolo, re, Senato, Repubblica, pace, legge, giustizia. Kaiser e Zar derivano da Cesare. I romani hanno dato i nomi ai giorni e ai mesi. Hanno ispirato poeti e artisti in ogni tempo, da Dante a Hollywood. Hanno dettato le regole della guerra, dell’architettura, del diritto che vigono ancora oggi. Hanno affrontato questioni che sono le stesse della nostra quotidianità, il razzismo e l’integrazione, la schiavitù e la cittadinanza: si poteva diventare romani senza badare al colore della pelle, al dio che si pregava, al posto da cui si veniva. A noi italiani in particolare i romani hanno dato le strade, la lingua, lo stile, l’orgoglio, e il primo embrione di nazione. Il libro racconta la fondazione mitica di Roma, dal mito letterario di Enea a quello di Romolo. L’età repubblicana, con gli eroi – tra cui molte donne – disposti a morire per la patria. L’avventura di golpisti come Catilina e di rivoluzionari come Spartaco, lo schiavo che ha ispirato ribelli di ogni epoca. La straordinaria storia di Giulio Cesare e di Ottaviano Augusto, due tra i più grandi uomini mai esistiti. E la vicenda di Costantino: perché se oggi l’Occidente è cristiano, se preghiamo Gesù, se il Papa è a Roma, è perché l’impero divenne cristiano. Attraverso un racconto pieno di dettagli e curiosità, alla portata del lettore colto ma anche di quello semplicemente curioso, Aldo Cazzullo ricostruisce il mito di Roma, partendo dai personaggi e dalle storie e arrivando alle idee e ai segni. A cominciare da quello che è stato il simbolo di tutti gli imperi del mondo, da Roma all’America: l’aquila.
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10. ()
In classifica da 2 settimane. Ritorna in decima posizione, Fourth wing di Rebecca Yarros.
Violet Sorrengail già si immaginava a passare i prossimi anni circondata dai suoi amati libri e immersa nel silenzio della biblioteca. Nulla di più lontano da ciò che le sta per accadere. Quella generalessa di sua madre le ha ordinato di unirsi alle centinaia di candidati disposti a qualunque sacrificio pur di diventare parte dell’élite di Navarra: i cavalieri di draghi. Ma Violet ha solo vent’anni e un corpo ancora poco allenato alla battaglia: la morte per lei potrebbe arrivare in un lampo.
I draghi, infatti, non si legano agli umani «fragili», ma li inceneriscono. E la maggior parte degli studenti non si farebbe scrupoli nell’eliminare Violet pur di migliorare le proprie possibilità di successo. Senza contare che tutti gli altri la farebbero fuori volentieri pur di punire la temibile e potente madre, compreso Xaden Riorson, il cavaliere più forte e spietato del Quadrante.
E così Violet ogni sera va a dormire con la sfida di riuscire a vedere l’alba del giorno dopo…
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Fonte IBUK
(Questa classifica si riferisce alla settimana dal 15 al 21 Gennaio 2024)