Qualche giorno fa un amico mi ha mandato questa traccia musicale “Aci, Galatea e Polifemo” di Cosimo Milone, estratta dal suo album “Miti Leggende Sogni“, conoscendo la mia passione per questa storia mitologica, tanto da scegliermi lo pseudonimo proprio “Galatea”, mi ha fatto questo regalo.
In questa traccia, Milone mi ha trasportata in un viaggio epico attraverso le mitologie antiche, raccontando la struggente storia d’amore tra il pastore Aci, la ninfa Galatea e il temibile Ciclope Polifemo. Con la sua voce avvolgente, la musica coinvolgente e le parole fluide e precise, l’artista mi ha fatto rivivere le emozioni travolgenti di questo intenso triangolo amoroso, tra passioni ardenti e tragedie divine.
Milone, insieme agli altri musicisti che hanno collaborato, crea un’atmosfera incantata, in cui i suoni si intrecciano armoniosamente con le parole che diventano poesia.
Ascoltate “Aci, Galatea e Polifemo” e lasciatevi incantare dalla sua bellezza e poi scoprite le altre intense tracce.
Testo della canzone “Aci, Galatea e Polifemo”
Dicono che sotto questa terra
Vive ancora Galatea con il suo amore
Diventato rosso fiume col suo pianto
Dalla bocca del vulcano fino al mare
Era bello Aci bello come i fiori
Di quel piccolo giardino tra le rocce
Lui guardiano di animali lei una ninfa
Ma tant’è l’amore e le sue mille facce
Nella terra dei Ciclopi Galatea
Era come una primizia il più bel fiore
La voleva ad ogni costo Polifemo
Si nascosero gli amanti per timore
Lei fuggiva al rumore dei suoi passi
Ma col buio tornava lesta dal suo amore
E credeva che nessuno si accorgesse
Di quei baci appassionati in riva al mare
Dicono che l’occhio del Gigante
Prima ancora dell’arrivo di Odisseo
Fu accecato quella notte dal dolore
Di vederla innamorata con un altro
Fu così che uccise Aci con un masso
Galatea tornò veloce tra gli abissi
Lui tuonò tutto il suo amore fino all’alba
Finché il vento si fermò per riposare
La fanciulla pianse lacrime e preghiere
E non importa quanto breve fu il suo amore
Il Gigante forse mosso a compassione
Chiese scusa e sollevò l’enorme pietra
Dalla terra come fosse una ferita
Acqua e sangue scivolarono giù in mare
Galatea sentii il calore dei suoi abbracci
E non smise di cercarlo tra le onde
Testo e musica: Cosimo Milone
Cosimo Milone: voce e chitarra acustica
Antonio Vasta: fisarmonica e programmazioni
Pino Ricosta: contrabbasso
Francesco Bongiorno: batteria e percussioni
Trovate le tracce sul suo canale Youtube oppure su Amazon Music