Il 12 maggio al Circolo dei lettori, in occasione del Salone Internazionale del Libro di Torino. è stato annunciato il vincitore della undicesima edizione del Premio Strega Europeo 2024, il riconoscimento assegnato annualmente all’autore di un libro pubblicato in Italia.
Il premio è stato vinto da Neige Sinno con il romanzo Triste Tigre (Neri Pozza), che ha ottenuto 10 voti su un totale di 23 espressi. Il riconoscimento è stato assegnato anche alla traduttrice Luciana Cisbani.
“Fino a un anno fa per me riferirmi all’Europa poteva avere qualcosa di retorico, ora è qualcosa di urgente” ha detto Carrère subito dopo la proclamazione. Lo scrittore ha ringraziato anche Francesco Bergamasco, traduttore di molti suoi libri: “Noi scriviamo ma i traduttori sono importanti perché ci permettono di incontrarci”.
Premio Strega Europeo 2024
Triste Tigre di Neige Sinno (Neri Pozza).
Doveva avere sette anni, forse nove, non lo ricorda con esattezza Neige quando il suo patrigno ha cominciato ad abusare di lei. A parte il momento esatto in cui tutto ha avuto inizio (il trauma ha alterato per sempre la cronologia dei fatti), i ricordi sono perfettamente incisi nella mente e nel corpo della donna che Neige è diventata.
La decisione a diciannove anni di rompere il silenzio, la denuncia, il processo pubblico, il carcere per lo stupratore, la vita nuova molto lontano dalla Francia. E quella donna si è interrogata a lungo se scrivere il libro che stringete tra le mani, perché trovava solo motivi per non farlo. Fino al giorno in cui il passato l’ha raggiunta e l’impossibilità di scrivere è diventata impossibilità di non scrivere.
Questa che leggerete non è «soltanto» la storia di una bambina che è stata violentata per anni da un adulto; è la ricerca pervicace degli strumenti per dire di quell’altro luogo, il paese delle tenebre dove vivono tutti quelli come Neige; è il rifiuto netto della retorica delle vittime (nessuna resilienza, nessun oblio, nessun perdono); è la necessità di trovare semplici parole precise che dichiarino l’irreparabilità del danno; è l’urgenza di rendere testimonianza, sì, ma collettiva.
Perché l’abuso si consuma in una dimensione separata di omertà e solitudine, una dimensione che è fisicamente la stessa in cui si svolge il resto della vita, ma che si sovrappone come un doppio di intollerabile nitore.
Triste tigre è il viaggio in questa dimensione, è il dialogo necessario con i grandi della letteratura che questa dimensione l’hanno interrogata, e che hanno fornito all’autrice gli strumenti per tutto questo. Un libro, che usa la scrittura come un martello, attraversato da una domanda: colui che ha creato l’agnello ha creato anche la tigre?
Io ho voluto crederci, ho voluto sognare che il regno della letteratura mi avrebbe accolta come una delle tante orfane che vi trovano rifugio, ma neppure attraverso l’arte si può uscire vincitori dall’abiezione. La letteratura non mi ha salvata. Io non sono salva.
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Gli altri finalisti del Premio Strega Europeo 2024
Di notte tutto è silenzio a Teheran di Shida Bazyar (Fandango Libri), tradotto da Lavinia Azzone.
Il canto del profeta di Paul Lynch (66thand2nd), tradotto da Riccardo Duranti.
La mia Ingeborg di Tore Renberg (Fazi), tradotto da Margherita Podestà Heir.
L’educazione fisica di Rosario Villajos (Guanda), tradotto da Roberta Arrigoni.
I vincitori delle scorse edizioni del Premio Strega Europeo
2022 – Primo sangue di Amélie Nothomb, (Voland), tradotto da Federica Di Lella
2022 – Punto di fuga di Mikhail Shishkin, (21lettere), tradotto da Emanuela Bonacorsi
2021 – Cronorifugio di Georgi Gospodinov, (Voland), tradotto da Giuseppe Dell’Agata
2020 – Inventario di alcune cose perdute di Judith Schalansky, (nottetempo), tradotto da Flavia Pantanella
2019 – Fratelli d’anima di David Diop (Neri Pozza), tradotto da Giovanni Bogliolo
2018 – Patria di Fernando Aramburu, (Guanda), tradotto da Bruno Arpaia
2017 – Voci del verbo andare di Jenny Erpenbeck (Sellerio), tradotto da Ada Vigliani.
2016 – Gli anni di Annie Ernaux (L’orma), tradotto da Lorenzo Flabbi.
2015 – Forse Esther di Katja Petrovskaja (Adelphi), tradotto da Ada Vigliani.
2014 – Il tempo della vita di Marcos Giralt Torrente (Elliot), tradotto da Pierpaolo Marchetti.
2023 – V13 di Emmanuel Carrère (Adelphi), tradotto da Francesco Bergamasco.
Premio Strega Europeo
Il Premio Strega Europeo, nato nel 2014 in occasione del semestre di presidenza italiana del Consiglio dell’Unione Europea per diffondere la conoscenza delle voci più originali e profonde della narrativa contemporanea, è promosso dalla Fondazione Maria e Goffredo Bellonci, dall’azienda Strega Alberti Benevento, in collaborazione con BPER Banca, Salone internazionale del Libro e Fondazione Circolo dei Lettori di Torino, sponsor tecnico IBS.it.