Benvenuti a tutti gli appassionati del genere storico!
Gennaio 2025 spalanca le sue porte su un viaggio affascinante, fatto di pagine cariche di storia e suggestioni. Nuovi romanzi storici capaci di farci attraversare i secoli, fino a epoche in cui tutto era ancora da scrivere: le passioni, le battaglie, le scelte che hanno cambiato il corso degli eventi.
Preparatevi a calcare strade polverose, a varcare antiche soglie e a incontrare uomini e donne di un altro tempo, eppure così vicini nei loro desideri e nelle loro paure. C’è un posto in prima fila per ognuno di voi, non resta che scegliere il libro che vi porterà lontano.
Novità in Libreria – Gennaio 2025
Romanzo Storico
La levatrice di Nagyrév, scritto da Sabrina Zuccato, pubblicato da Marsilio, data uscita 14/01/25.
Zsigmond Danielovitz, incaricato di indagare sul cadavere di un’anziana contadina, è un uomo indebolito dalla guerra, ma vigile. E così ci mette poco a scorgere, dietro gli occhi degli abitanti di Nagyrév, qualcosa di sinistro. Nagyrév è un piccolo villaggio sperduto nella pianura ungherese, l’anno è il 1929 e il benessere, in quella ristretta comunità rurale, non arriva. Zsigmond Danielovitz si rende presto conto che la morte della donna sulle sponde del fiume Tibisco non è che l’anello di una lunga catena di scomparse e incidenti che da tempo coinvolgono il piccolo villaggio. “La levatrice di Nagyrév” racconta un fatto di cronaca realmente avvenuto tra le due guerre mondiali, un episodio che sconvolse l’Europa non solo per l’efferatezza dei crimini, ma anche per un inedito capovolgimento dei ruoli: le donne uccidono gli uomini, si vendicano. Superstizione, violenze, miseria e soprusi sono i protagonisti delle vite che si incrociano in questo affresco rurale, dove a fare le spese di appetiti e frustrazioni sono sempre le donne. Le regole patriarcali della comunità magiara e le meschinità dell’animo umano creano situazioni insostenibili e sofferenze ingiustificabili per mogli e figlie, anziane e ragazze. Personaggio chiave, intorno al quale girano le storie di Nagyrév, è la misteriosa Zsuzsanna, levatrice dal passato fumoso, spesso etichettata come «strega» dai suoi concittadini, temuta e, ogni tanto, rispettata, una figura carismatica, rarissimo esempio di donna emancipata, cui molte «sorelle» chiedono aiuto per risolvere i guai che hanno dentro casa: gravate da inganni, stupri e sottomissioni, le vittime hanno deciso di alzare la testa. Gli avvenimenti che ebbero luogo a Nagyrév, mostrando gli orrori di cui è capace la vita domestica e le forme di resistenza alle sopraffazioni di genere, possono essere una finestra utile, e dolorosa, per capire il presente.
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Il mantello di Rut, scritto da Paolo Rodari, pubblicato da Feltrinelli, data uscita 14/01/25.
Roma, 1926. Remo ha appena dodici anni quando la madre lo lascia davanti all’ingresso del Seminario Pontificio, vicino alla basilica di San Giovanni in Laterano. Rimasta da poco vedova, con quattro figli da sfamare, non ha avuto altra scelta che affidarlo alla Chiesa. Nel 1943, mentre la città è occupata dai tedeschi, è un’altra madre a cambiare per sempre la vita di Remo. Un incontro che farà vacillare tutte le sue certezze. Lui è diventato il parroco di una chiesa nel quartiere Monti, accanto al Collegio dei Catecumeni. Lei è Rachele, giovane vedova che una notte, poco dopo il famigerato rastrellamento al Portico di Ottavia, gli affida la piccola Aida perché la prenda sotto il suo mantello e la protegga finché lei non sarà tornata. Remo e Aida la aspetteranno per anni. Ispirato a fatti realmente avvenuti durante la Shoah romana, quando venti bambine ebree riuscirono a salvarsi dalla deportazione grazie all’aiuto di un prete e di alcune suore che le nascosero in una stanza segreta – ancora oggi visitabile – ricavata sotto la cupola della chiesa della Madonna dei Monti, Il mantello di Rut, che nella Bibbia evoca fedeltà e protezione, è la struggente lettera che Remo, ormai anziano, decide di scrivere ad Aida per raccontarle di quei mesi. Una storia che si fa confessione di un amore impossibile e di uno straordinario atto di fede, perché la promessa fatta a Rachele segnerà il suo destino. Con mano sapiente e delicata, Paolo Rodari spinge il lettore a porsi una domanda cruciale: fino a che punto è giusto sacrificarsi per amore?
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Il falsario di Auschwitz, scritto da Paul Schiernecker, pubblicato da Newton Compton Editori, data uscita 14/01/25.
Una toccante storia basata su eventi reali Georg Gottlieb, sopravvissuto all’Olocausto grazie all’amore per sua moglie e alla speranza di rivederla. Quando si innamora della bellissima comunista Rose, il giovane tipografo ebreo Georg comincia a falsificare documenti ufficiali per aiutarla. In una Praga occupata dai nazisti e sempre più cupa, il loro amore tiene accesa la speranza di entrambi. Fino a quando la Storia non irrompe, inesorabile, a sconvolgere tutto. Arrestati e separati ad Auschwitz, Georg e Rose si promettono che ogni giorno, alle otto di sera, penseranno l’uno all’altra. Usando la sua abilità di falsario per aiutare gli altri detenuti, Georg ottiene favori e informazioni su Rose. Quando scopre che si trova a Birkenau, riesce nell’impresa impossibile di falsificare il tatuaggio sul suo braccio pur di ricongiungersi a lei. Ma non appena i due sposi si rivedono, Georg viene prelevato dalle guardie: il suo talento non è passato inosservato, e adesso i nazisti vogliono utilizzarlo a proprio vantaggio per un’operazione segreta… Per rivedere la sua Rose ha falsificato perfino il tatuaggio sul suo braccio. Ma un talento come il suo non passa inosservato, e i nazisti non hanno intenzione di lasciarselo scappare…
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La città delle cento ciminiere scritto da Gabriele Cecconi, pubblicato da Giunti, data uscita 15/01/25.
La mattina del 30 luglio 1900 la città di Prato, centro laniero tra i più importanti d’Italia, si sveglia paralizzata dall’orrore: a Monza è stato ucciso il re Umberto I e l’assassino, l’anarchico Gaetano Bresci, è un pratese. In città, però, non tutti sono pronti a condannare quell’estremo gesto di ribellione. Tra di loro c’è Pisacane Bresci, cugino del regicida, che cresce i suoi figli nella fede degli ideali anarchici. Gracco e Libero, proprio come il padre, hanno i capelli indocili quanto il carattere, e sono determinati a non rassegnarsi di fronte alle ingiustizie e a lottare per un mondo migliore. Al confine con la terra coltivata a mezzadria dai Bresci c’è il podere della Presa, di proprietà di Ademaro Magni che sogna di diventare un industriale. A realizzare quel progetto, dopo la sua morte, è il figlio Donatello, che fonda un lanificio tra i più fiorenti della città e non esita ad avvicinarsi al fascismo. Al contrario, il contadino Dante Gori, estimatore del sommo poeta e fiero di portare il suo nome, respinge per sé e le sue figlie quell’ideologia imposta con l’arroganza e la violenza. Memoria collettiva e memoria individuale si fondono, mentre gli anni drammatici del fascismo, della guerra mondiale e della Resistenza si abbattono sulla laboriosa Prato, sconvolgendo la sua quotidianità scandita dal fragore dei telai sempre in moto e dal fumo delle ciminiere. I destini dei Bresci, dei Magni e dei Gori si trovano improvvisamente intrecciati dall’amore e da un torto avvolto nel silenzio, che ne avvelena i rapporti di generazione in generazione. Il romanzo storico e corale di Gabriele Cecconi attraversa la prima metà del secolo scorso illuminando i momenti chiave della nostra storia recente e lo fa con stile rapido, coinvolgente, cinematografico, dando vita a personaggi memorabili che agiscono mossi dall’amore, dall’ambizione, dalla passione politica e dal desiderio senza tempo per un mondo più giusto.
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Il frutto più raro. La scoperta della vaniglia, scritto da Gaelle Bélem, pubblicato da EO, data uscita 22/01/25.
Nel XIX secolo, nella colonia francese dell’isola di Bourbon (oggi Réunion), nasce Edmond, un ragazzo creolo figlio di schiavi. Orfano dalla nascita, viene accolto e cresciuto dal colono francese Ferréol, un botanico vedovo e appassionato di orchidee, che gli trasmette l’amore per le piante. Nella tenuta di Ferréol, Edmond si accontenta di lavorare come giardiniere, nutrendo in segreto il desiderio di seguire le orme del padrone e osservandolo attentamente nel suo lavoro, per raccoglierne gli insegnamenti. Il suo destino sembra segnato, ma Edmond ha un talento e una determinazione capaci di sfidare la sorte e, a dodici anni, fa una scoperta straordinaria che cambia per sempre il destino dell’isola. Nel 1841 scopre un metodo per impollinare manualmente la pianta di vaniglia, un’impresa mai riuscita a nessuno prima di lui. La scoperta di Edmond è rivoluzionaria e scuote le fondamenta sociali ed economiche della colonia francese, rendendo finalmente possibile la produzione su larga scala di vaniglia che, ancora oggi, è il simbolo della Réunion. Nonostante l’impatto epocale della sua scoperta, la vita di Edmond non prende però la piega che ci si aspetta. Resta uno schiavo, privo del riconoscimento per il suo talento e, anche dopo l’abolizione della schiavitù, il suo futuro è tutt’altro che promettente. Attraverso la storia di Edmond, raccontata con ironia e passione, Gaëlle Bélem ricostruisce quella di La Réunion, dall’arrivo dei primi coloni europei al decreto del 1848 che pose fine alla schiavitù. Una storia dolce e amara, che celebra il coraggio di chi osa sfidare il proprio destino.
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Terra di neve e cenere, scritto da Petra Rautiainen, pubblicato da Marsilio, data uscita 24/01/25.
Nel 1947, quando la guerra è ormai alle spalle, Inkeri raggiunge una piccola città della Lapponia finlandese per documentare con le sue foto la ricostruzione della zona. Ufficialmente, deve mettere insieme un reportage per un giornale della capitale, ma il suo vero obiettivo è un altro. Più personale. Quel lungo viaggio da Helsinki a Enontekiö, nel profondo Nord del paese, ripercorre in realtà le tracce del marito di cui non ha più notizie: quello è l’ultimo posto dove Kaarlo è stato visto prima di scomparire. Molte risposte alle sue domande potrebbero trovarsi in un diario. Contiene le parole di un soldato che, chiamato come interprete, ha registrato gli eventi dell’ultimo anno di guerra e sembra fornire un punto di partenza per risolvere finalmente il mistero che avvolge il destino di Kaarlo, e non solo. Ma sarà l’incontro con una ragazzina sami e la sua comunità ad aprirle davvero gli occhi. Giorno dopo giorno, in quel paesaggio polare di grande bellezza, i ricordi di un popolo che abita le terre artiche da sempre porteranno alla luce fatti sconvolgenti, storie taciute di oppressione e di sopravvivenza. In un racconto potente e profondamente poetico, dove ognuno dei protagonisti porta con sé un segreto fino alla fine, Inkeri si trova ad affrontare le verità scomode del passato, in cerca di una possibilità per ricomporre le ingiustizie.
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La ragazza che inseguì la libertà, scritto da Angela Petch, pubblicato da Newton Compton Editori, data uscita 24/01/25.
In tempo di guerra, il coraggio è l’unica arma possibile. Urbino, 1940. Mentre i fascisti marciano attraverso le piazze acciottolate e oltre gli edifici in pietra della sua amata città, le peggiori paure della ventenne Devora diventano realtà. Insieme ai suoi genitori ebrei e ai fratellini gemelli, viene strappata da tutto ciò che ama e mandata in un campo di internamento in Toscana. Quando il suo amico d’infanzia Luigi offre loro una miracolosa possibilità di fuga, non se lo fanno ripetere due volte. Devora, però, è costretta a fare una scelta straziante che la separerà dai propri cari. Lontana dagli affetti, senza sapere se siano vivi o morti, a Devora non resta che unirsi assieme a Luigi alla Resistenza italiana e alla lotta per la libertà. Fingendosi una cameriera, va a servizio da un comandante tedesco nella speranza di raccogliere informazioni segrete e preziose. Un giorno, però, origlia una conversazione che potrebbe cambiare ogni cosa… Devora è più in pericolo che mai? E la sua famiglia sarà mai riunita o la guerra li dividerà per sempre? Una ragazza divisa tra l’amore per i propri cari e il senso del dovere in un’Italia devastata dalla guerra.
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Lady MacBeth, scritto da Isabelle Schuler, pubblicato da HarperCollins, data uscita 28/01/25.
Figlia di un re spodestato. Discendente di potenti druidi. Destinata a prendere il suo posto nella storia. Scozia, intorno all’anno Mille. Durante la celebrazione di Imbolc, le donne cantano invocando la dea Brighde, mentre il vento ne trasporta le voci che riecheggiano sull’acqua scura. Gruoch osserva le loro danze sfrenate rabbrividendo, ma lei è troppo giovane per prendere parte al rito. È proprio in quel momento che la nonna le svela la profezia che cambierà la sua intera esistenza. Un giorno diventerà regina di Alba e potrà reclamare le terre dei suoi antenati. Come sua nonna e sua madre, Gruoch appartiene a una lunga stirpe di druidi, ma i tempi non sono più quelli in cui i Pitti regnavano sulle terre scozzesi, ora re guidati dalla nuova religione hanno preso il potere, spodestando la sua famiglia. Cresciuta consapevole del posto delle donne nel mondo, la giovane non è però disposta a essere solo moglie di re, lei tesserà le trame della storia e suggellerà il suo destino. Una volta raggiunta la corte reale di Scone come promessa sposa dell’erede eletto Duncan, proprio quando è prossima all’avverarsi della profezia, Gruoch è costretta a fuggire. La speranza di diventare regina sembra ormai persa. Trovandosi alla mercé di un potente nemico, deve sopravvivere ed è disposta a tutto. Abile manipolatrice e più che mai determinata a ottenere il potere che le spetta, è pronta a difendere il suo futuro con ogni mezzo. È così che diventa Lady Macbeth. Isabelle Schuler reimmagina la figura della regina scozzese realmente esistita e che ha ispirato uno dei personaggi più famosi di Shakespeare. Una donna odiata da sempre, ma che adesso ci racconta in prima persona una storia che non conosciamo, un’epopea storica di grande impatto, tra ambizione femminile, potere, desiderio, odio e vendetta.
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L’urlo dei gattopardi, scritto da Liana Zimmardi, pubblicato da Giunti, data uscita 29/01/25.
Palermo, autunno 1847. In città l’aria è incandescente: il popolo sta tramando contro i Borboni, e la rivolta è ormai incombente. La marchesina Isabella di Cabrera arriva da Messina carica di speranze e aspettative. Nonostante alla sua famiglia interessi solo che combini un buon matrimonio, lei freme per entrare nei salotti bene e convincere gli intellettuali che l’insurrezione deve servire anche a difendere i diritti delle donne. George Seymour ha lasciato Londra per amministrare le proprietà di famiglia in Sicilia, e adesso è inebriato dalla vitalità, dai profumi, dalla magia di quella terra. Stringe una profonda amicizia con i fratelli Alberto e Leonardo de Martini, che lo introducono alla nobiltà cittadina e agli ideali dei ribelli. George sposa la causa e si lascia travolgere dalla passione per la locandiera Cettina, verace e ardente. Quando però conosce Isabella, amata anche da Alberto, capisce che quella ragazza colta, intelligente e indocile cambierà per sempre il suo destino. Mentre i due si dibattono fra i rimorsi verso Alberto e la nascita di un sentimento ormai impossibile da reprimere, esplodono i moti, travolgendo i destini di tutti i protagonisti nell’inesorabile avanzare della Storia. Un’impetuosa storia d’amore e libertà nel cuore della rivoluzione siciliana del 1848. Una Palermo magnifica, viva e palpitante.
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Seguono i link con gli altri generi dei Libri in uscita a gennaio 2025
Novità in Libreria Gennaio 2025 – Genere Narrativa varia
Novità in Libreria Gennaio 2025 – Genere Giallo e thriller
Novità in Libreria Gennaio 2025 – Genere Fantasy – Fantascienza – Horror
Novità in Libreria Gennaio 2025 – Genere Narrativa Rosa