Benvenuti nel post sulle novità in libreria di gennaio 2025!
Con l’arrivo del nuovo anno le librerie si preparano ad accogliere una ricca selezione di titoli di narrativa, in questo post vi guiderò attraverso i principali libri in uscita. Preparatevi a compilare la vostra lista di letture per iniziare il 2025 con le pagine giuste.
Vista la grande quantità di novità editoriali pubblicati al mese, per agevolare la lettura di questo post, ho deciso di suddividere i libri in uscita per genere nei link sottostanti, mentre la Narrativa varia e la saggistica la trovate di seguito in questo post.
Novità in libreria Genere Romanzo Storico
Novità in libreria Genere Giallo e thriller
Novità in libreria Genere Fantasy – Fantascienza – Horror
Novità in libreria Genere Narrativa Rosa
Novità in libreria – Libri in uscita a gennaio 2025
Onesto, scritto da Francesco Vidotto, pubblicato da Bompiani, data uscita 02/01/25.
Guido, detto Cognac, abita in un casello dismesso della vecchia ferrovia adagiata tra i boschi del Cadore insieme a Moglie, la sua gatta. È anziano e non possiede più nulla se non una cartelletta piena di lettere indirizzate alle cime delle montagne. Sono pagine scritte a mano da un uomo che si firma con il nome di Onesto e racconta la sua vita con il fratello gemello Santo, l’incontro con Celeste, la guerra, la morte e l’amore.
Sembrano storie semplici, di persone che accettano il destino senza porsi domande, aggrappate alla vita come i larici ai pendii più scoscesi. E invece rivelano vicende straordinarie: un rapimento, un figlio ritrovato, una bomba nella notte, un segreto pieno di vergogna e un amore inconfessabile e travolgente.
Con una scrittura limpida e toccante, Francesco Vidotto va dritto al cuore delle cose e ci rivela qualcosa di universale: il vero coraggio non è tenere, ma lasciare andare, ogni cosa – la paura, l’incertezza, il passato, il futuro, gli appigli – proprio come scalare una montagna.
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Il cielo era nostro, scritto da Liz Kessler, pubblicato da Giunti, data uscita 02/01/25.
Vienna, anni ’30. Tre amici, Leo, Elsa e Max, passano insieme una giornata perfetta, ignari che attorno a loro l’Europa sta sprofondando nell’oscurità e che presto saranno crudelmente strappati dalle braccia delle persone che amano. Le loro vite li porteranno in diversi angoli dell’Europa – Germania, Inghilterra, Praga e Polonia. Riusciranno a ritrovarsi? E, soprattutto, vorranno ancora rincontrarsi? Ispirato a una storia vera, Il cielo era nostro è un romanzo straordinario, tanto potente quanto commovente, che mostra come i legami di amore, amicizia, famiglia concedano a piccole scintille di speranza di fiorire, anche nei tempi più bui.
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Padri e fuggitivi, scritto da S. J. Naudé, pubblicato da EO, data uscita 09/01/25.
S.J. Naudé è l’astro nascente della letteratura sudafricana. Sulla scia di grandi scrittori connazionali come Damon Galgut (Booker Prize), J.M. Coetzee e Nadine Gordimer (ambedue premi Nobel), questo autore cinquantenne si sta imponendo a livello internazionale come un nuovo, sorprendente rappresentante di questa letteratura. Il protagonista del romanzo è un uomo gay sudafricano. A Londra, dove vive, incontra in una galleria d’arte due uomini serbi. Tra i tre si crea un rapporto strano. Non si capiscono bene le intenzioni dei due serbi: vogliono semplicemente fare amicizia oppure stanno architettando una truffa? I due si sistemano in casa del sudafricano e vivono a sue spese. Ci sono relazioni sessuali fra i tre uomini. Ma il sesso non sembra essere il centro del loro rapporto. Lo convincono a seguirlo in una vacanza in Serbia e il sudafricano si trova coinvolto in un’inquietante avventura a Belgrado. Poi l’azione si sposta a Città del Capo, dove il protagonista reincontra il ricco padre che lo aveva diseredato anni prima. Il vecchio sta morendo e propone al figlio, se vuole avere la sua eredità, di occuparsi di un cugino che vive in una remota regione del Sudafrica. L’inatteso incarico lo porterà a confrontarsi prima con le gravi tensioni razziali che sussistono nel suo paese, poi, a seguito di un ennesimo colpo di scena, con una situazione ancora più straniante, in Giappone. Tra atmosfere kafkiane, avventure esistenziali, scenari internazionali, Naudé racconta una storia piena di spiazzamenti, di personaggi inattesi, ed entra dalla porta principale nel novero dei grandi scrittori di oggi.
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Qualcuno di noi, scritto da Pietro Grossi, pubblicato da Mondadori, data uscita 14/01/25.
Ci viene incontro come un io, e ci racconta di sé, di un’infanzia dentro le soffici spire di una famiglia agiata, della pratica della menzogna come sofisticata strategia di salvezza, di un’adolescenza che si riconosce nelle notti alcoliche, nel precipizio di sentimenti non governati, nel rabbioso esercizio della violenza. Ci racconta di sé, e più racconta più ci prende in contropiede il sospetto che quell’io stia vagando in una pluralità del sentire che detta le nuove avventure della giovinezza, che apre al noto e all’ignoto dell’America, ai deserti degli allucinogeni e alle frequentazioni metropolitane. E mentre ci spinge, quel narratore plurale, a contemplare i contraddittori viluppi della scoperta del mondo, avvertiamo il suo avvicinarsi alla scoperta luminosa dell’amore e al destino della scrittura. Emozioni e caratteri salgono sul ponte di una nave ideale con nomi e nomignoli: a ognuno una funzione. Come in una continua, infiammata sessione parlamentare ciascuno vuole la parola, ciascuno vuole rileggere passato e presente e ipotecare il futuro. Siamo immersi nel flusso inarrestabile dell’accadere, dentro le movimentate gesta di un equipaggio in attesa di un “noi” non arreso all’equivoco della verità. Ambizioso, spazioso, tropicale e selvaggio, “Qualcuno di noi” è l’opera matura di uno dei più grandi scrittori italiani, finalmente davanti alla cruciale occasione di visitare se stesso e di accompagnarci tutti dentro un abisso in cui si gioca senza regole, sul ciglio del nonsenso.
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Il tempo delle ciliegie, scritto da Montserrat Roig, pubblicato da Mondadori, data uscita 14/01/25.
Primavera 1974. Dopo dodici anni di esilio volontario tra Parigi e Londra, Natàlia Miralpeix torna a Barcellona. La città che l’accoglie, in apparenza, è la stessa di sempre: Franco è ancora al potere, l’anarchico Puig Antich è appena stato giustiziato e la vecchia generazione porta con sé le ferite nascoste della Guerra Civile, i propri sogni infranti, i desideri non realizzati. Per Natàlia il rientro a casa significa ritrovare la sua famiglia, i cui componenti, nel grigiore del momento, cercano disperatamente di dare un senso alla loro esistenza: zia Patrícia, vedova di un poeta decaduto con manie di grandezza, che ora si tinge i capelli, fuma, e ha una passione sfrenata per il vino rosso; la cognata Sílvia, pupilla di un ricco imprenditore, circondata da stoviglie pregiate, biancheria di prim’ordine e da una superficialità disarmante; il fratello Lluís, cinico architetto di fama, simbolo di un futuro promettente e prospero. Infine Màrius, il nipote adolescente, appassionato di poesia e di Jimi Hendrix, che mostra a Natàlia come la rivoluzione sessuale, politica e artistica delle nuove generazioni sia in realtà già nell’aria. Natàlia si muove a fatica tra la sua educazione borghese e la voglia di libertà, mentre il passato si riaffaccia alla memoria: l’incontro con il giovane comunista Emilio, al centro delle rivolte studentesche di quegli anni, e l’episodio drammatico che l’ha spinta ad andarsene da Barcellona. Natàlia è una donna che si rifiuta di adeguarsi alle aspettative sociali e a valori che non sente suoi, desiderosa di trovare la propria strada, per vivere, finalmente, il tempo delle ciliegie, la primavera della gioia. L’importante riscoperta di una scrittrice catalana, voce di primissimo piano nel panorama intellettuale spagnolo degli anni Settanta e Ottanta, i cui romanzi hanno suscitato l’entusiasmo unanime della critica in tutta Europa. Un ritratto spietato di tre generazioni che racchiudono un’epoca; una voce che parla con estrema freschezza anche ai lettori e alle lettrici di oggi.
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Dog, scritto da Rob Perry, pubblicato da Mondadori, data uscita 14/05/25.
Il diciottenne Benjamin Glass, introverso e ipocondriaco, ha paura dei vulcani, del sangue umano e animale, del buio e, in sostanza, di ogni malattia che possa nuocere o uccidere. Cerca costantemente di evitare contatti fisici e di proteggersi dai germi. Così, quando un giorno va a vedere una balena che si è arenata sulla spiaggia e un cane sconosciuto lo segue caparbiamente fino a casa, la situazione diventa problematica. Benjamin non è attrezzato per prendersi cura di un cane: è a stento in grado di badare a se stesso e attualmente vive da solo, perché sua nonna è in ospedale. Ma quando un fattorino riconosce il cane come The Mighty Gary – il levriero più veloce del Paese – e racconta a Benjamin dei suoi terribili proprietari, il ragazzo è costretto a fidarsi di questo estraneo che si è presentato sulla soglia di casa, e a escogitare un piano per tenere Gary al sicuro. Quando alcuni loschi individui cercano di riprendersi Gary, Benjamin si trova coinvolto in una serie di eventi che mettono in discussione tutte le sue convinzioni e lo costringono a riscoprire il valore dell’empatia e del coraggio. Per proteggere il suo nuovo amico, dovrà abbandonare la sua zona di comfort, confrontarsi con uomini pericolosi e potenti e affrontare le sue peggiori paure. Solo così avrà una speranza di salvare ciò che ama di più. Attraverso situazioni ironiche, surreali e persino rischiose, questo romanzo riesce a parlare di temi complessi come la solitudine, la vulnerabilità e il desiderio di connettersi con gli altri. Un invito a riflettere sul coraggio che serve per affrontare la vita vera, fatta di relazioni, rischi e di un’imprevedibile voglia di libertà.
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Ti ricordi di Sarah Leroy? scritto da Marie Vareille, pubblicato da Rizzoli, data uscita 14/01/25.
Anni Novanta. Sarah Leroy e Angélique Courtin si sono conosciute all’età di sette anni al cimitero di Bouville-sur-Mer, piccolo paese sulla Manica. Nel giorno del funerale della mamma di Sarah, Angélique le si era avvicinata, aveva il profumo del mare e della cioccolata calda e il suo abbraccio è stato l’inizio della loro indissolubile amicizia. La solidarietà è l’unica cosa che salva dalle ingiustizie della vita, le aveva detto Angélique. Nel 2001 Sarah è una ragazza discreta e benvoluta da tutti, nuotatrice talentuosa e studentessa modello, che a scuola gode di una certa notorietà proprio grazie all’amicizia con Angélique, semplice e indiscutibile: Angélique è bella, Sarah ricca. Ma un giorno di fine estate Sarah scompare. La notizia tiene la Francia incollata alla tv per settimane, e sebbene il suo corpo non venga mai trovato un uomo finisce in galera con l’accusa di omicidio. E il caso è chiuso. Dopo vent’anni Fanny Courtin, giornalista e sorella di Angélique, parte da Parigi e torna a Bouville insieme alla figliastra, un’adolescente riottosa e combattiva con cui ha un rapporto a dir poco tempestoso. Fanny deve scrivere un reportage sul dramma che ha segnato anche la sua giovinezza, ma l’ostinato, crescente interesse della ragazzina per la storia di Sarah la spinge ad avviare un’indagine personale su quel caso tuttora irto di lacune e non detti. La storia di Sarah è quella di un gruppo di ragazze che decisero di chiamarsi le “Disincantate”, e che sonda la materia di cui è fatta l’amicizia a quell’età, immediata, potente, costellata di salite e ripide discese; una storia sul cui fondo suonano brani indimenticabili e palpita l’angoscia dei segreti più oscuri mentre davanti si spalanca l’orizzonte immenso del mare.
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Wild swimming, scritto da Giorgia Tolfo, pubblicato da Bompiani, data uscita 15/01/25.
Due giorni dopo essere entrate in contatto tramite una dating app, J. e la protagonista di questo romanzo si incontrano sul binario di una stazione londinese. Sanno poco l’una dell’altra, ma hanno scambiato foto delle loro librerie lasciando che siano i loro gusti letterari a parlare. L’attrazione fra loro è subito fortissima, l’intimità dei corpi precede quella dei pensieri. J. viene dal Canada, ha un compagno cui è legata da una relazione etica non monogama, è in fuga da un ricordo difficile anche solo da pronunciare. La narratrice è cresciuta in una piccola città veneta ma da quando ha diciotto anni vive in grandi città europee, alternando l’euforia di quegli spazi nuovi con un senso di sradicamento. Insieme trovano il coraggio per tuffarsi nelle acque non protette del desiderio e del dolore, per nuotare attraverso i fondali della memoria fino a trovare le parole per raccontare la propria storia.
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Le sorelle di Lisistrata, scritto da Federico Baccomo, pubblicato da Mondadori, data uscita 21/01/25.
Italia, domani, anzi oggi. Era nell’aria da un po’ e alla fine è successo: il neonato governo di destra, guidato dal presidente del Consiglio Diego Cederna, ha approvato la cosiddetta “Legge della Buona Vita”, che spazza via la storica Legge 194 del ’78 sull’interruzione volontaria di gravidanza: in Italia l’aborto diventa reato. Tra le tante voci che si levano in protesta, c’è quella di Gaia Zavattini, giovane parlamentare dell’opposizione, che, impotente e amareggiata, posta sui social uno sfogo che suona come una chiamata alle armi. Rievocando l’antica ribellione di Lisistrata, la protagonista della più celebre commedia di Aristofane, invita le donne a sottrarre il loro corpo al desiderio degli uomini, a fare un vero e proprio sciopero del sesso fino a quando quella mostruosa legge, che proprio sul corpo delle donne agisce, non sarà cancellata. Quello di Gaia è uno slancio impulsivo figlio di rabbia e frustrazione, ma l’iniziativa diventa inaspettatamente virale, attirando un numero enorme di adesioni femminili, che cresce di giorno in giorno. È l’inizio di una feroce battaglia che vedrà il paese spaccarsi a metà, diviso tra il movimento delle Sorelle di Lisistrata, guidato dalla pacifica ma risoluta Gaia, e i sostenitori della Legge della Buona Vita, capeggiati dal cinico premier e da un esagitato ministro della Famiglia. Le conseguenze sociali e politiche dello scontro saranno più assurde e violente di quanto chiunque avrebbe potuto prevedere. Federico Baccomo sfodera la sua penna più brillante, caustica e dissacrante e inventa una geniale provocazione letteraria: un romanzo che risuona come un’inquietante profezia.
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(Non) disponibile, scritto da Madeleine Gray, pubblicato da Mondadori, data uscita 21/01/25.
A ventiquattro anni, Hera sta faticosamente attraversando quell’età che secondo tutti è la più bella della vita, tranne per chi la sta vivendo. Mentre i suoi coetanei hanno già una carriera avviata, lei ha rimandato l’ingresso nel “mondo degli adulti” conseguendo tre lauree umanistiche e affronta la vita un meme alla volta. Disprezza la partecipazione al “sistema”, alle convenzioni e ai gesti vuoti che compongono quella farsa collettiva che è per lei la corporate life, ma è al verde e vive ancora con suo padre, e da qualche parte dovrà pur iniziare. Così accetta un lavoro come moderatrice di commenti per un giornale online con lo stesso entusiasmo di una persona che sta andando al patibolo. Come volevasi dimostrare, la vita in ufficio si rivela immediatamente deprimente. Hera si sente fuori luogo, un’impostora che cammina tra i corridoi cercando di mimetizzarsi, tradita dalle sue vecchie Dr. Martens inutilmente lucidate. Finché non incontra Arthur, un collega più grande con cui inizia a parlare nella chat aziendale. Nonostante negli ultimi anni sia uscita principalmente con ragazze, l’attrazione che prova è innegabile, come la sensazione di felicità che si accende ogni volta in lei insieme al pallino verde che indica che Arthur è online. C’è solo un problema: lui è sposato.”(Non) disponibile” è un ritratto acuto e brutalmente onesto di una generazione un po’ persa tra ansia del futuro e un mondo e una cultura del lavoro distanti dai suoi ideali. Un romanzo che racconta con un sarcasmo irresistibile l’avere vent’anni e la ricerca di sé, processo che spesso e volentieri passa anche attraverso l’esperienza – a volte tragica – dell’amore.
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Corteo, scritto da Rachel Cusk, pubblicato da Einaudi, data uscita 21/01/25.
Un libro che scruta l’animo umano con la precisione e la grazia di un pittore, dove ogni parola è un sipario che si alza su verità scomode e bellezze inattese. Giunto in età matura, un artista inizia a dipingere ritratti al contrario. Una donna, a Parigi, viene assalita per strada da una sconosciuta. Affascinato dallo sguardo innocente della videocamera, uno scrittore decide di diventare regista. Una memorabile galleria di esistenze dall’autrice di “Resoconto”, “Transiti” e “Onori”, la trilogia che ha ridefinito la narrativa contemporanea. Pochi autori in questi anni si sono interrogati con la profondità di Rachel Cusk su cosa significhi creare. La sua opera, romanzesca o autobiografica, è anche una sottile riflessione sul fare arte, sulla devozione al proprio talento, sul come essere scultore, pittore o scrittore si intrecci e si opponga agli altri ambiti dell’esistenza: all’essere donna, madre, oggetto di desiderio. Riflessioni articolate e sempre sorprendenti che tornano in questo libro suadente ed enigmatico in cui gli artisti sono al centro della scena. Corteo affronta e supera le convenzioni dello storytelling raccontando di creazione artistica, relazioni familiari e del modo in cui ciascuno costruisce la propria identità. Rachel Cusk piega il linguaggio ai propri fini per mostrarci il mondo da una prospettiva rivoluzionaria.
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Una storia ridicola, scritto da Luis Landero, pubblicato da Fazi, data uscita 21/01/25.
Marcial, origini umili e un’infanzia difficile alle spalle, lavora in un’azienda di macellazione della carne e conduce un’esistenza piuttosto solitaria. È però un uomo molto esigente: forse non sarà bello, forse non avrà frequentato le migliori scuole, ma è un ottimo conversatore, un orgoglioso autodidatta con una sua filosofia del mondo, in grado, all’occorrenza, di sfoderare un linguaggio forbito e una cultura tali da far invidia a chiunque. La sua vita è perfettamente sotto controllo, finché un giorno l’incontro con Pepita lo sconvolge; elegante, acculturata e di buona famiglia, la donna rappresenta tutto ciò a cui Marcial ha sempre aspirato. Se ne innamora perdutamente. Convinto di possedere tutte le qualità giuste per far colpo su di lei, è pronto a mostrarle i suoi molteplici talenti: snocciolerà gli aneddoti di cui è più fiero, la inviterà a uscire con galanteria irresistibile, affronterà a testa alta gli altri pretendenti e sarà disposto a fingersi scrittore pur di partecipare al salotto letterario che si terrà a casa dell’amata. Lui ancora non lo sa, ma è proprio in quest’occasione che si deciderà il suo destino.
Una storia ridicola, selezionato da «El País» come uno dei migliori dieci libri dell’anno, è il racconto tragicomico di un corteggiamento impossibile. Con questo nuovo romanzo Luis Landero si conferma maestro della letteratura spagnola di oggi: tagliente, ingegnoso e capace di raffigurare, a partire da vicende apparentemente di poco conto, tutta l’ineluttabilità e la tragicità dell’esperienza umana.
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Il piccolo hotel dei miracoli, scritto da Akio Shibata e Koto Takimori, pubblicato da Giunti, data uscita 22/01/25.
Nagoya, la quarta città più importante del Giappone, nel cuore del Paese. Un hotel qualunque, dall’aspetto ordinario; un posto come tanti, situato in un palazzo grigio vicino alla stazione, che rischia il fallimento a causa della bolla speculativa che ha investito l’economia giapponese. Alla disperata ricerca di un modo per invertire la tendenza e salvare l’azienda con i suoi lavoratori, Akio Shibata, il direttore, decide di imboccare una strada semplice e allo stesso tempo rivoluzionaria: ridare coraggio e fiducia in se stessi ai suoi collaboratori e da lì ripartire per salvare il loro piccolo, prezioso hotel. Il resto è cronaca, raccontata anche in un documentario che ha fatto il giro del mondo: grazie all’atmosfera calda, accogliente e gioiosa, gli ospiti vivranno momenti felici e toccanti che varranno all’Associa Nagoya Terminal la fama di “hotel più ospitale del Giappone”. Pagina dopo pagina entriamo nella vita dell’albergo e facciamo incontri indimenticabili: Asami e il signor Oosugi, Aiko, Tatsuya insieme a tutto il personale, e ognuno ci regala un’emozione. Una storia delicata, commovente, che parla al cuore delle persone e ci ricorda ciò che conta davvero.
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Libere e un po’ bastarde, scritto da Rossana Campo, pubblicato da Bompiani, data uscita 22/01/25.
Betti è una sceneggiatrice che ama il suo lavoro, perché “la vita quando riesci a scrivere delle buone frasi diventa una cosa solida e sensata”. È anche amica tra le amiche, centro di un circolo in eterno movimento: Alice, che cerca in un nuovo strizzacervelli una via d’uscita alle dipendenze affettive che le torcono la vita; Gloria, tiranneggiata da un regista che a teatro la vuole issata sui tacchi e che è anche suo marito; Federica, a un passo da un matrimonio che potrebbe essere un enorme errore; Lorenza e Sylvie che da vent’anni dividono la vita con allegria e qualche ombra. E poi c’è un vortice di relazioni in cui spiccano l’inafferrabile Justine dai lunghi capelli rossi e la bella Leila, sposata e indecisa, con cui Betti ha una relazione appassionata e intricata. A unire Betti a queste donne sono le tavolate dove scorre vino rosso e si mangiano cose buone e si parla, si parla, si parla. Di libri e di cinema, di poliamore e gelosia, e del tempo che passa lasciando intatti desideri e velleità. Ma soprattutto di libertà femminile. Rossana Campo torna col suo consueto stile asciutto e irriverente, fatto di conversazioni ironiche e profonde, distillato in un breve romanzo d’amore ed eros, tra feste e tuffi rigeneranti nei parchi dove ci si può sedere nell’erba per sentire l’energia che emana dalla terra.
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L’anniversario, scritto da Andrea Bajani, pubblicato da Feltrinelli, data uscita 28/01/25.
Si possono abbandonare il proprio padre e la propria madre? Si può sbattere la porta, scendere le scale e decidere che non li si vedrà più? Mettere in discussione l’origine, sfuggire alla sua stretta? Dopo dieci anni sottratti al logoramento di una violenza sottile e pervasiva tra le mura di casa, finalmente un figlio può voltarsi e narrare la sua disgraziata famiglia e il tabù di questa censura “con la forza brutale del romanzo”. E celebrare così un lacerante anniversario: senza accusare e senza salvare, con una voce “scandalosamente calma”, come scrive Emmanuel Carrère a rimarcarne la potenza implacabile. Il racconto che ne deriva è il ritratto struggente e lucidissimo di una donna a perdere, che ha rinunciato a tutto pur di essere qualcosa agli occhi del marito, mentre lui tiene lei e i figli dentro un regime in cui possesso e richiesta d’amore sono i lacci di un unico nodo. L’isolamento stagno a cui li costringe viene infranto a tratti dagli squilli di un apparecchio telefonico mal tollerato, da qualche sporadico compagno di scuola, da un’amica della madre che viene presto bandita. In questo microcosmo concentrazionario, a poco a poco si innesta nel figlio, e nei lettori, un desiderio insopprimibile di rinascita – essere sé stessi, vivere la propria vita, aprirsi agli altri senza il terrore delle ritorsioni. Con la certezza che, per mettersi in salvo, da lì niente può essere salvato. L’anniversario è prima di tutto un romanzo di liberazione, che scardina e smaschera il totalitarismo della famiglia. Ci ferisce con la sua onestà, ci disarma con il suo candore, ci mette a nudo con la sua verità. È lo schiaffo ricevuto appena nati: grazie a quel dolore respiriamo. Dieci anni fa, quel giorno, ho visto i miei genitori per l’ultima volta. Da allora ho cambiato numero di telefono, casa, continente, ho tirato su un muro inespugnabile, ho messo un oceano di mezzo. Sono stati i dieci anni migliori della mia vita.
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Sarai con me domani? scritto da Claire Deya, pubblicato da Rizzoli, data uscita 28/01/25.
“Appena vieni a sapere chi ha potuto fare del male ad Ariane, o chi la conosceva meglio degli altri, appena hai un nome… devi dirmelo. Hai la mia parola di ex prigioniero: ti aiuterò a evadere.” È il 1945, è quasi estate, quasi tempo di pace. La Francia del sud è stata liberata ma le ferite della guerra sono ancora aperte e il terreno è pieno di insidie: sotto la sabbia della Costa Azzurra, milioni di mine inesplose intrappolano la riviera. Vincent Devailly, fuggito da un campo di prigionia in Germania, si è unito al gruppo di volontari francesi e prigionieri tedeschi che, gomito a gomito, battono le spiagge devastate per individuare e disinnescare gli ordigni: uomini come Fabien, partigiano della prima ora tormentato da un’ossessione tenace, o come Lukas, detenuto tedesco innamorato della Francia, di Baudelaire e dei poeti surrealisti. Armati di coraggio o disperazione, senza mappe né equipaggiamenti, questi artificieri procedono alla cieca, tastando la sabbia con la punta delle baionette e rischiando di saltare in aria a ogni passo. Vincent si è fatto arruolare nella squadra perché ha scoperto che lì, tra i prigionieri tedeschi, qualcuno potrebbe sapere cos’è successo ad Ariane, la donna che ama e ha amato fino alla follia e di cui ha perso le tracce da due anni – da quando, come raccontava lei nelle sue lettere, si è allontanata dalla fattoria di famiglia perché minacciata da un ufficiale nazista di stanza nel vicino castello di Eyguières. Sarà allora l’aiuto di un compagno sminatore a riaccendere una speranza nel cuore di Vincent, sopravvissuto alla guerra ma incapace di tornare a vivere senza prima conoscere la verità su Ariane.
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Il giorno dell’ape, scritto da Paul Murray, pubblicato da Einaudi, data uscita 28/01/25.
«Il passato è così, vero? Credi di essertelo lasciato alle spalle, poi un giorno entri in una stanza e lo trovi lì ad aspettarti». Un irresistibile romanzo famigliare di desideri, solitudini e macerie senza fine ma, forse, con un inizio preciso. La famiglia Barnes è nei guai. La concessionaria di Dickie sta per fallire, ma lui, invece di affrontare la situazione, trascorre le giornate costruendo un bunker a prova di apocalisse. La moglie Imelda, nel frattempo, si è messa a vendere i gioielli su eBay, la figlia adolescente Cass, ex prima della classe, sembra voler sabotare la sua carriera scolastica e PJ, il figlio dodicenne, sta allestendo un piano per scappare di casa. Che cosa è andato storto per i Barnes, al punto da mandare tutto in rovina? Al tempo stesso affresco famigliare e ritratto della contemporaneità, “Il giorno dell’ape” è un indimenticabile tour de force pieno di umorismo e calore umano.
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Le nostre vite sottosopra, scritto da Jandy Nelson, pubblicato da Rizzoli, data uscita 28/01/25.
I fratelli Fall vivono nella California settentrionale, dove il sole splende caldo e i venti diabolici soffiano così forte da strappare ogni pensiero logico. Dizzy Fall, dodici anni, prepara torte, vede gli spiriti e desidera essere l’eroina di un romanzo rosa. Miles Fall, diciassette anni, cervellone, atleta e sussurratore di cani, è alla disperata ricerca del ragazzo dei suoi sogni. Mentre Wynton Fall, diciannove anni, che alza la temperatura di ogni stanza in cui entra, è un virtuoso violinista in corsa verso la fama… o l’autodistruzione. Quando nel quartiere arriva un’enigmatica ragazza dai capelli arcobaleno, il mondo dei fratelli Fall viene completamente ribaltato. Potrebbe essere un angelo, oppure una ragazza normalissima che, in qualche modo, assume un’importanza vitale per ognuno di loro. Ma prima che possano capirlo, accade qualcosa di terribile, che lascia i fratelli Fall più distrutti di prima. Decidono quindi di intraprendere un viaggio, fatto di rivalità, maledizioni famigliari, storie d’amore, dolori e gioie tramandati da una generazione all’altra, in un racconto intricato e luminoso sul complicato passato e presente di una famiglia.
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Il caffè della pazza gioia, scritto da Emma Hamberg, pubblicato da Giunti, data uscita 29/01/25.
A quarantanove anni, Agneta ha tutto ciò che si può desiderare dalla vita: una bella casa, i figli ormai grandi che vivono fuori, un lavoro stabile e Magnus, un marito serio e affidabile. Peccato che niente corrisponda davvero ai suoi sogni e che nessuno sembri capirla davvero, come se parlasse una lingua incomprensibile. Magnus, poi, non ha mai tempo per lei, dato che deve prima dedicarsi al ciclismo, al nuoto, al birdwatching, a seguire un’alimentazione sana e noiosa. In questa esistenza composta, Agneta ha imparato a fare benissimo un’unica cosa: adeguarsi ai dettami degli altri fino a diventare invisibile. E anche a sorseggiare vino di nascosto, mentre guarda compulsivamente programmi televisivi sulla ristrutturazione di vecchi casali francesi. Non sa ancora che la sua esistenza sta per essere stravolta per sempre. Quando per puro caso le cade l’occhio sul bizzarro annuncio di un giornale, qualcosa dentro di lei si risveglia: uno sconosciuto che si definisce “ragazzo cresciuto” cerca aiuto in casa per cucinare e fare le pulizie. Unico requisito, parlare svedese. Ma c’è un piccolo particolare: il luogo di lavoro è in un paesino sperduto nel cuore della Provenza. Tra personaggi indimenticabili, scomodi segreti, balli in punta di piedi e caffè che si trasformano in appuntamenti, Agneta scoprirà che a volte partire significa ricominciare. E che non è mai troppo tardi per dire di sì alla vita che si desidera davvero. Un bestseller al femminile pieno di ironia che mescola amore, amicizia e colpi di scena: il perfetto comfort book per tutti gli animi coraggiosi che sanno che non c’è vera felicità senza un pizzico di follia.
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