Il respiro dello Stretto è dedicato allo Stretto di Messina e cerca di catturare l’essenza di un luogo sospeso tra il mito e la realtà, dove l’acqua diventa un confine fluido e vivo, capace di separare e unire allo stesso tempo. Attraverso il respiro del vento, l’arte poetica dipinge il paesaggio di uno Stretto che non è solo una distesa d’acqua, ma un luogo carico di storie, di passaggi, di attese e di addii.
Il respiro dello Stretto
Il vento non chiede permesso.
Si insinua tra le maglie del tempo,
spettina le onde e le ali dei gabbiani
accompagna le navi cariche di storie,
di occhi che guardano indietro,
di mani che stringono il futuro.
Lo Stretto è una promessa mantenuta.
Un filo d’acqua che separa e unisce
nello stesso respiro.
Due terre e il tempo lento di una traversata.
Si guardano, si specchiano
l’uno nell’altra senza confondersi.
Forse si amano. Forse si sfidano.
Le acque sono un mosaico
di correnti capricciose.
Il blu cambia umore spesso.
Si racconta di pesci che danzano con i pescatori
ed altri con la spada che muoiono d’amore,
di mostri che giocano con le correnti
e trascinano i sogni nei loro vortici,
di navi e terre sospese e tremanti nel nulla
per il capriccio di una fata,
a poi arriva l’ululato della lupa
che inghiotte il confine,
come un velo tra sogno e realtà.
Le onde conoscono il passo incerto
di chi parte e di chi torna,
delle promesse fatte sulla banchina
e dimenticate all’approdo.
Il mare è confine liquido tra attese e addii.
Di notte le luci brillano
come costellazioni ribelli,
stelle cadute sulla riva.
Lo stretto non dorme mai,
resta sveglio nel buio salmastro
e quando l’alba silenziosa dipinge il mare
ogni cosa sembra al suo posto.
Anche noi stessi.
Lo Stretto di Messina è un legame profondo tra terra e mare, tra il passato e il futuro, in un incessante gioco di specchi e di sfide silenziose. Quando guardi lo Stretto si riflettere sul tempo, sul confine invisibile che separa le persone e le storie, e sulla memoria che il mare custodisce, su ciò che è lontano e vicino, di quello resta e quello che scivola via.