Anche quest’anno abbiamo archiviato la notte degli Oscar, quel momento in cui Hollywood si autocelebra con vestiti da capogiro, discorsi strappalacrime e qualche polemica di contorno, giusto per non farci annoiare. Ma oggi non parliamo solo di statuette e red carpet ci addentriamo in un territorio affascinante, quello del legame tra cinema e letteratura.
Perché, diciamocelo, se c’è una cosa che gli sceneggiatori amano fare è prendere un libro di successo e trasformarlo in un film, con risultati che oscillano tra il capolavoro e il sacrilegio. E quindi, chi si è aggiudicato il Premio Oscar 2025 per il miglior adattamento cinematografico? Quale romanzo ha avuto l’onore, o la sventura, di finire nelle mani di Hollywood?
La 97ª edizione degli Oscar si è tenuta al Dolby Theatre di Los Angeles e ha visto per la prima volta alla conduzione Conan O’Brien. A dominare le nomination è stato Emilia Pérez, con ben 13 candidature, seguito a ruota da The Brutalist e Wicked, entrambi con 10. Ma il vero trionfatore della serata è stato Anora, che ha portato a casa ben 5 Oscar, conquistando un posto tra i Miglior Film.
Se c’è una cosa che gli Oscar non mancano mai di offrire è la politica. Perché sì, la serata delle stelle è anche il palco perfetto per dire la propria su tutto ciò che accade nel mondo. La conduzione di Conan O’Brien senza scossoni, qualche battuta su Netflix e Amazon, un riferimento all’attualità che ha fatto sussultare qualcuno in platea: “Immagino che gli americani siano felici di vedere qualcuno che si oppone davanti a un russo potente”. Risata amara o applauso? Probabilmente entrambi.
La situazione internazionale è entrata prepotente nella cerimonia con il potente messaggio dei registi palestinesi e israeliani di No Other Land, il grido di Daryl Hannah “Slava Ukraini” che ha risuonato nel Dolby Theatre, e le parole di Adrien Brody, che ha voluto ribadire la sua posizione “Rappresento oggi il trauma della guerra, la sistematica oppressione e l’antisemitismo e razzismo. Credo e prego per un mondo piu’ sano e piu’ inclusivo. Se il passato e’ un insegnamento, non lasciamo che l’odio non possa continuare a esistere senza trovare opposizione”.
E poi c’è stata Zoe Saldaña , che con eleganza e fermezza ha ricordato la storia di emigrazione della sua famiglia, perché certi percorsi non si dimenticano, neanche sotto i riflettori di Hollywood. Insomma, una notte degli Oscar che ha dimostrato ancora una volta che il cinema racconta storie, ma le storie più importanti, a volte, arrivano proprio dai suoi protagonisti.
Oscar 2025 e i libri che hanno ispirato i film
A Complete Unknown è l’adattamento cinematografico del Il giorno che Bob Dylan prese la chitarra elettrica. A Complete Unknown. Dylan Goes Electric! di Elijah Wald.
Conclave basato sull’omonimo romanzo di Robert Harris.
Dune – Parte due è la seconda parte dell’adattamento cinematografico dell’omonimo romanzo scritto da Frank Herbert, primo capitolo del Ciclo di Dune, nonché sequel del film Dune (2021).
Io sono ancora qui è tratto dal libro di memorie del 2015 “Sono ancora qui” di Marcelo Rubens Paiva, sulla scomparsa di suo padre Rubens Paiva, desaparecido durante la dittatura militare brasiliana. Fernanda Torres interpreta Eunice Facciolla, moglie di Rubens, che si impegna per far emergere la verità.
I ragazzi della Nickel è l’adattamento cinematografico dell’omonimo romanzo di Colson Whitehead.
Wicked è l’adattamento cinematografico dell’Atto I dell’omonimo musical di Winnie Holzman e Stephen Schwartz, tratto dal romanzo Strega – Cronache dal Regno di Oz in rivolta di Gregory Maguire, a sua volta una rivisitazione de Il meraviglioso mago di Oz di L. Frank Baum.
Il robot selvaggio è il film d’animazione basato sull’omonimo romanzo illustrato da Peter Brown.
Nosferatu, remake del classico espressionista muto Nosferatu il vampiro del 1922, tratto liberamente dal romanzo Dracula di Bram Stoker.
Il regno del pianeta delle scimmie è il sequel di The War – Il pianeta delle scimmie (2017), tratto dal romanzo di fantascienza del 1963 “Il pianeta delle scimmie” di Pierre Boulle, nonché quarto capitolo della serie reboot.
Tutti i candidati e i vincitori dell’Oscar 2025
Miglior film
Anora, regia di Sean Baker
The Brutalist, regia di Brady Corbet
A Complete Unknown, regia di James Mangold
Conclave, regia di Edward Berger
Dune – Parte due (Dune: Part Two), regia di Denis Villeneuve
Emilia Pérez, regia di Jacques Audiard
Io sono ancora qui (Ainda estou aqui), regia di Walter Salles
I ragazzi della Nickel (Nickel Boys), regia di RaMell Ross
The Substance, regia di Coralie Fargeat
Wicked, regia di Jon M. Chu
Miglior regia
Sean Baker – Anora
Jacques Audiard – Emilia Pérez
Brady Corbet – The Brutalist
Coralie Fargeat – The Substance
James Mangold – A Complete Unknown
Miglior attrice protagonista
Mikey Madison – Anora
Cynthia Erivo – Wicked
Karla Sofía Gascón – Emilia Pérez
Demi Moore – The Substance
Fernanda Torres – Io sono ancora qui
Miglior attore protagonista
Adrien Brody – The Brutalist
Timothée Chalamet – A Complete Unknown
Colman Domingo – Sing Sing
Ralph Fiennes – Conclave
Sebastian Stan – The Apprentice – Alle origini di Trump
Migliore attrice non protagonista
Zoe Saldana – Emilia Pérez
Monica Barbaro – A Complete Unknown
Ariana Grande – Wicked
Felicity Jones – The Brutalist
Isabella Rossellini – Conclave
Miglior attore non protagonista
Kieran Culkin – A Real Pain
Jurij Borisov – Anora
Edward Norton – A Complete Unknown
Guy Pearce – The Brutalist
Jeremy Strong – The Apprentice – Alle origini di Trump
Miglior sceneggiatura originale
Sean Baker – Anora
Moritz Binder, Tim Fehlbaum e Alex David – September 5 – La diretta che cambiò la storia
Brady Corbet e Mona Fastvold – The Brutalist
Jesse Eisenberg – A Real Pain
Coralie Fargeat – The Substance
Miglior sceneggiatura non originale
Peter Straughan – Conclave
Jacques Audiard, Thomas Bidegain, Léa Mysius e Nicolas Livecchi – Emilia Pérez
Greg Kwedar, Clint Bentley, Clarence Maclin e John “Divine G” Whitfield – Sing Sing
James Mangold e Jay Cocks – A Complete Unknown
RaMell Ross e Joslyn Barnes – I ragazzi della Nickel
Miglior film internazionale
Io sono ancora qui, regia di Walter Salles (Brasile)
Flow – Un mondo da salvare, regia di Gints Zilbalodis (Lettonia)
Pigen med nålen, regia di Magnus von Horn (Danimarca)
Il seme del fico sacro, regia di Mohammad Rasoulof (Germania)
Emilia Pérez, regia di Jacques Audiard (Francia)
Miglior film di animazione
Flow – Un mondo da salvare, regia di Gints Zilbalodis
Il robot selvaggio, regia di Chris Sanders
Inside Out 2, regia di Kelsey Mann
Wallace e Gromit – Le piume della vendetta, regia di Nick Park e Merlin Crossingham
Memoir of a Snail, regia di Adam Elliot
Miglior documentario
No Other Land, regia di Basel Adra, Yuval Abraham, Rachel Szor ed Hamdan Ballal
Black Box Diaries, regia di Shiori Itō
Porcelain War, regia di Brendan Bellomo e Slava Leont’jev
Soundtrack to a Coup d’Etat, regia di Johan Grimonprez
Sugarcane, regia di Julian Brave NoiseCat e Emily Kassie
Migliore scenografia
Nathan Crowley e Lee Sandales – Wicked
Judy Becker e Patricia Cuccia – The Brutalist
Suzie Davies e Cynthia Sleiter– Conclave
Craig Lathrop e Beatrice Brentnerová – Nosferatu
Patrice Vermette e Shane Vieau – Dune – Parte due (Dune: Part Two)
Miglior fotografia
Lol Crawley – The Brutalist
Jarin Blaschke – Nosferatu
Greig Fraser – Dune – Parte due (Dune: Part Two)
Paul Guilhaume – Emilia Pérez
Edward Lachman – Maria
Migliori trucco e acconciature
Pierre-Oliver Persin, Stéphanie Guillon e Marilyne Scarselli – The Substance
Julia Floch Carbonel, Emmanuel Janvier e Jean-Christophe Spadaccini – Emilia Pérez
Frances Hannon, Laura Blount e Sarah Nuth – Wicked
Mike Marino, David Presto e Crystal Jurado – A Different Man
David White, Traci Loader e Suzanne Stokes-Munton – Nosferatu
Migliori costumi
Paul Tazewell – Wicked
Lisy Christl – Conclave
Linda Muir – Nosferatu
Arianne Phillips – A Complete Unknown
Janty Yates e Dave Crossman – Il gladiatore II (Gladiator II)
Migliori effetti speciali
Paul Lambert, Stephen James, Rhys Salcombe e Gerd Nefzer – Dune – Parte due
Eric Barba, Nelson Sepúlveda-Fauser, Daniel Macarin e Shane Mahan – Alien: Romulus
Pablo Helman, Jonathan Fawkner, David Shirk e Paul Corbould – Wicked
Luke Millar, David Clayton, Keith Herft e Peter Stubbs – Better Man
Erik Winquist, Stephen Unterfranz, Paul Story e Rodney Burke – Il regno del pianeta delle scimmies
Miglior montaggio
Sean Baker – Anora
Dávid Jancsó – The Brutalist
Nick Emerson – Conclave
Myron Kerstein – Wicked
Juliette Welfling – Emilia Pérez
Miglior sonoro
Gareth John, Richard King, Ron Bartlett e Doug Hemphill – Dune – Parte due
Randy Thom, Brian Chumney, Gary A. Rizzo e Leff Lefferts – Il robot selvaggio
Simon Hayes, Nancy Nugent Title, Jack Dolman, Andy Nelson e John Marquis – Wicked
Erwan Kerzanet, Aymeric Devoldère, Maxence Dussère, Cyril Holtz e Niels Barletta – Emilia Pérez
Tod A. Maitland, Donald Sylvester, Ted Caplan, Paul Massey e David Giammarco – A Complete Unknown
Migliore colonna sonora
Daniel Blumberg – The Brutalist
Kris Bowers – Il robot selvaggio
John Powell e Stephen Schwartz – Wicked
Volker Bertelmann – Conclave
Camille e Clément Ducol – Emilia Pérez
Migliore canzone originale
El mal (testo: Clément Ducol, Camille, Jacques Audiard – musica: Clément Ducol, Camille) – Emilia Pérez
The Journey (testo e musica: Diane Warren) – The Six Triple Eight
Like a Bird (testo e musica: Abraham Alexander, Adrian Quesada) – Sing Sing
Mi camino (testo e musica: Clément Ducol, Camille) – Emilia Pérez
Never Too Late (testo e musica: Elton John, Brandi Carlile, Andrew Watt, Bernie Taupin) – Elton John: Never Too Late
Miglior cortometraggio
I’m not a robot, regia di Victoria Warmerdam
A Lien, regia di Sam e David Cutler-Kreutz
Anuja, regia di Adam J. Graves
Čovjek koji nije mogao šutjeti, regia di Nebojša Slijepčević
The Last Ranger, regia di Cindy Lee
Miglior cortometraggio animato
Dar sāye sarv, regia di Hossein Molayemi e Shirin Sohani
Amedama, regia di Daisuke Nishio
Beautiful Men, regia di Nicolas Keppens
Beurk!, regia di Loïc Espuche
Wander to Wonder, regia di Nina Gantz
Miglior cortometraggio documentario
The Only Girl in the Orchestra – La storia di Orin O’Brien, regia di Molly O’Brien
Death by Numbers, regia di Kim A. Snyder
I Am Ready, Warden, regia di Smriti Mundhra
Incident, regia di Bill Morrison
Instruments of a Beating Heart, regia di Ema Ryan Yamazaki