
La profezia del povero Erasmo è un romanzo di Andrea Vitali, pubblicato il 15 aprile 2025, da Rizzoli. In una tragicommedia dal ritmo serrato, Andrea Vitali dà vita a una coppia di sfaccendati Bonnie e Clyde di provincia, irresistibili nella loro scelleratezza. Li racconta con quell’arguzia sottile e gusto per l’assurdo che lo contraddistinguono, portandoci, con un sorriso amaro e complice, dritti verso il baratro.
“Il funerale di Erasmo Siromalli, fruttivendolo, venne celebrato in una marzorina mattina del 1931. Un mezzo vento, che aveva preso a soffiare fino all’alba giocò con cappotti, pastrani, cappelli, ciuffi, riporti e foulard dei partecipanti al corteo. Uomini e donne si pareggiavano a occhio e croce in quanto a presenze e nonostante la particolarità dell’ora: tanto che lo stesso Erasmo, se avesse potuto vedere, si sarebbe meravigliato di avere un così alto numero di concittadini che lo stavano accompagnando al suo ultimo viaggio.”
Trama del libro “La profezia del povero Erasmo”
Bellano, anni Trenta. Una mattina di novembre, di quelle che sembrano inventate apposta per far venire il malumore anche ai più ottimisti, un corpo senza identità ritrovato sulla riva di un lago non è mai un buon segno, ma quello che Ariella Achermann porta con sé più di un mistero.
Tre anni prima dopo il funerale dell’onesto fruttivendolo Erasmo Siromalli, l’annoiato e gaudente figlio Cletto non ha alcuna intenzione di prendere in mano il negozio del padre: non si sente fatto per la monotona esistenza di un bottegaio, in quel paesino di poche case affacciato sul lago. Sembra destino quando, durante un viaggio a Lecco per stringere un accordo con un losco rivenditore, incontra per caso Gioietta Vendoli, operaia col sogno di Cinecittà che farebbe di tutto per sfuggire alla madre Castica. Cletto, quasi per gioco, si finge un prospero grossista, mentre anche lei millanta una posizione sociale più elevata.
È solo l’inizio di una serie di bugie, fraintendimenti e imbrogli che porteranno i due giovani, in un’escalation comica e terribile, a una fuga rocambolesca con conseguenze funeste per i malcapitati che incroceranno il loro cammino…
“A una settimana di distanza dal funerale, il cartello CHIUSO PER LUTTO campeggiava ancora sulla porta della bottega e il giovane Siromalli si macerava nel dubbio su come fare a dissipare la nebbia che gli oscurava il futuro. Ritenendo che per palesarsi una rivelazione di fatta avesse necessità della più assoluta tranquillità, fumava disteso sul letto benché fosse ormai metà mattina, rifinendo una ben nota abilità nel formare i cerchi.”
Andrea Vitali, con la consueta maestria nel fotografare i tic, i vizi e le tenerezze degli abitanti del lago, racconta questa strepitosa tragicommedia come solo lui sa fare: mescolando l’assurdo con il quotidiano, la risata con la stretta al cuore. E trascinandoci, con il sorriso, verso un baratro che ha il profumo di nebbia, legna bagnata e verità taciute troppo a lungo.
Incipit del libro “La profezia del povero Erasmo”
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