Il 28 aprile si celebra in tutto il mondo la “Giornata mondiale per la salute e la sicurezza sul lavoro”, promossa dall’Organizzazione Internazionale del Lavoro (International Labour Organization), ha l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni sull’importanza di garantire ambienti di lavoro sicuri e sani per tutti i lavoratori. L’iniziativa si concentra su temi legati alla prevenzione degli incidenti sul lavoro, alla promozione di politiche di salute e sicurezza, e alla protezione dei diritti dei lavoratori.
L’OIL, che fa parte delle Nazioni Unite, nel 2003, ha scelto questa data per commemorare l’anniversario della morte di migliaia di lavoratori nel disastro di Chernobyl del 1986, un evento che ha messo in evidenza l’importanza cruciale della sicurezza sul lavoro, in particolare nelle industrie ad alto rischio.
Inoltre questo è il giorno in cui il movimento sindacale mondiale da sempre commemora le vittime degli incidenti sul lavoro e delle malattie professionali.
“Si lavora per vivere non per morire”
Purtroppo le Morti bianche e gli infortuni sui luoghi di lavoro sono all’ordine del giorno e lo sono sempre più nell’ottica di un’economia globale in continuo mutamento che presenta nuovi pericoli per la salute del lavoratore.
E’ anche un momento di riflessione e di denuncia per le condizioni disumane alle quali ancora troppi cittadini del mondo sono sottomessi: schiavitù, lavoro minorile, esclusione delle donne, lavoro nero ed irregolare.
“La fortuna NON è un dispositivo di sicurezza”
Il tema per il 2025 è “Rivoluzionare la salute e la sicurezza sul lavoro: l’intelligenza artificiale e la digitalizzazione nel mondo del lavoro”
L’intelligenza artificiale, l’automazione e le nuove tecnologie digitali stanno cambiando il volto della sicurezza nei luoghi di lavoro. Non si tratta più di un cambiamento lento e impercettibile, ma di una rivoluzione che sta trasformando ogni aspetto della gestione dei rischi professionali. Sensori intelligenti, analisi predittiva e realtà aumentata: sono questi gli strumenti che stanno riscrivendo le regole del gioco, rendendo le aziende più capaci di identificare e ridurre i pericoli.
Ma c’è un rovescio della medaglia. L’introduzione di queste innovazioni porta con sé un carico di sfide altrettanto pesante. Le normative devono stare al passo con il progresso, e non basta. La formazione dei lavoratori diventa cruciale: l’utilizzo di strumenti così avanzati richiede competenze specifiche, e l’errore, in questo caso, può costare caro.
Nel 2025, in occasione della Giornata Mondiale, si aprirà un dibattito tra esperti, istituzioni e parti sociali per cercare una sintesi tra il progresso tecnologico e la protezione della salute dei lavoratori. Il rischio, infatti, è che la corsa all’innovazione finisca per schiacciare l’essenziale: la sicurezza e il benessere di chi lavora. Un tema che merita tutta l’attenzione possibile, perché il futuro della sicurezza non è solo una questione di tecnologia, ma anche di umanità.
Fermati un attimo.
Hai il permesso per il tuo lavoro?
Hai indossato le protezioni?
Sai cosa fare in caso di emergenza?
La sicurezza non è un optional!